L'ulivo, l'olio e le buone abitudini alimentari

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Testo

L'ULIVO, L'OLIO
E LE NOSTRE BUONE ABITUDINI

L'UTILIZZO DELL'OLIO
NELLA QUOTIDIANITA'
DI OGGI E DI IERI
Dall'inizio della nostra vita, quando lasciamo il latte materno, perfettamente equilibrato nei suoi grassi, incontriamo l'olio extra vergine di oliva.
Un bebè ha bisogno di più grassi di un adulto, indispensabili allo sviluppo del sistema nervoso. Perciò nella delicata fase dello svezzamento l'olio di oliva è un integratore insostituibile. Anche le ossa e la muscolatura, in particolare quella del cuore, sono avvantaggiate dalle vitamine che l'olio contiene. L'olio di oliva, gustoso e saporito, è un prezioso alleato delle mamme per condire minestre e verdure cotte e per fare accettare anche le meno amate insalate crude.
Con l'olio di oliva gli anziani vengono protetti dai rischi del colesterolo e dell'osteoporosi e aiutati dai piccoli e noiosi disturbi dell'età.
I greci assaggiavano il gusto divino dell'olio, semplicemente da intenditori. Ad Atene si vendevano frittelle a base di farina di sesamo, miele e olio. I soldati al fronte mangiavano più rudemente, pallottole di farina e olio, che impastavano con le mani senza cuocere.
Il prestigio dell'olivo, considerato pianta sacra, ha però, verso la metà del secolo un momento di flessione. La nostra cucina tradizionale, la ormai famosa "dieta mediterranea" intorno agli anni 50 viene snobbata come rozza, popolare e povera. Sono in auge i cibi d'oltre-oceano, il modello di salute è quello dei bambini e dei ragazzi americani, rimpinzati di proteine e grassi animali. Le abitudini nordiche sembrano più civili, il burro più "nobile" dell'olio e le nostre tavole sorridono, purtroppo, alle margarine industriali.
Lo splendore dell'olio di oliva decade insieme alla perfezione del latte materno. L'olio ha dunque ripreso il suo posto del re della tavola.
I dietologi sono arrivati dopo molte ricerche, alle conclusioni dei vecchi contadini che, fin dai lontani tempi dei romani, ripetono la regola aurea: "Chi si nutre con l'olio campa cent'anni", e ci hanno persino informati che l'olio di oliva è perfetto nelle diete dimagranti: bastano poche gocce per dare sapore alle vivande e, grazie all'acido linoleico in esso contenuto, elimina i depositi di grasso in eccesso dai reni e dal fegato.
Condimento, alimento, medicina, cosmesi, aiuto domestico, l'olio d'oliva ha infiniti campi d'azione.
L'olio è per noi una presenza quotidiana da molti secoli, per le cure del corpo e dello spirito. Esso è fondamentale nella dieta, importantissimo per la cura del corpo e delle malattie, combustibile per torce e lampade, ricchezza per esportazione.
Il suo sottile "filo d'oro" ci accompagna lungo la vita, e si propone persino di allungarla. È doveroso ringraziarlo per non essersi mai distratto, per millenni, dalla nobile missione che il cielo gli ha affidato.

GLI USI COSMETICI, FARMACEUTICI
E TERAPEUTICI DELL'OLIO

I Greci ed i Romani utilizzavano l'olio d'oliva per la cura del corpo. Quasi tutti lo usavano diverse volte al giorno, esso veniva spalmato sul corpo, prima e dopo il bagno. Con esso fabbricavano balsami ed oli profumati da erba e fiori, aveva la funzione detergente del sapone. Chi aveva capelli e pelle asciutti veniva considerato sporco, perciò ci si lavava e spalmava diverse volte al giorno. Il frizionamento del corpo aveva anche un lato pratico: l'olio forma sulla pelle una pellicola che protegge i pori dall'infiltrazione dello sporco e della polvere e poiché esso è un cattivo conduttore termico, ripara anche dal freddo e dai raggi solari.
Vi erano dei filosofi come Platone e Diogene che consideravano i profumi e gli oli balsamici un dono per la società. Alcuni li consideravano beni provvidenziali, poiché fiori, radici e oli sarebbero stati creati per inebriarci con i loro profumi; altri invece vedevano l'utilizzo di questi aromi solo in medicina. Con gli unguenti si curavano ferite sanguinanti, si alleviava il prurito, si lenivano le punture delle ortiche, si dava sollievo nelle ustioni e nelle lacerazioni della pelle, si facevano i massaggi contro il mal di testa, inoltre alcune gocce di unguento, diluite con acqua, curavano le orecchie e gli occhi.
L'olio di oliva veniva usato anche in caso di disturbi intestinali e di stomaco, per gli sciacqui della bocca, nelle malattie dell'utero e nelle mestruazioni.
È stato anche usato per curare degli elefanti feriti.
Dal terzo libro di Mosè si è saputo che l'olio di oliva veniva usato per cercare di curare i lebbrosi.
Le proprietà alimentari, cosmetiche e terapeutiche portarono in un mondo mitico, ad esaltare la funzione carismatica degli ulivi, attraverso riti e formule magiche.
I recipienti per l'olio in diversi materiali, quali oro, argento, bronzo, marmo, avorio, legno, vetro e argilla prodotti nelle più svariate forme sono una conferma del culto della pulizia e dell'uso degli unguenti.
L'olio d'oliva viene usato come sostanza terapeutica sin dal XII secolo. Fu una badessa tedesca che per prima come "dottoressa" si occupò dei trattamenti naturali anche con l'olio d'oliva e scrisse che questo che viene ricavato dall'ulivo non serve a molto se viene ingerito, perché causa nausea e rende il cibo pesante ma deve essere invece utilizzato come medicinale.
Oggi si sa che l'olio per la sua tollerabilità e per la sua purezza fa molto bene. Il grasso, assorbito dal corpo tramite l'alimentazione, ha diverse funzioni da svolgere nell'organismo:
1. Formazione della linfa (sintesi degli anticorpi, difesa immunitaria);
2. In basse quantità costituisce elemento di sintesi di molteplici organi e sistemi (pelle, cervello, sintesi degli ormoni, funzioni cellulari);
3. Stabilizzatore dell'anatomia topografica;
4. Cuscino elastico contro le sollecitazioni del corpo;
5. Riduzioni dell'attrito (articolazioni, bulbo oculare);
6. Protezione termica del corpo;
7. Protezione cutanea (mantenimento dell'elasticità della pelle al calore).
Dalle funzioni sopra descritte si può notare quanto è importante una corretta quantità dell'olio d'oliva per il corpo umano. Perché il corpo possa adempiere ai suddetti compiti, è importante rifornirlo con grasso e olio che nella sua struttura sia puro e neutro e non contenga colesterolo. L'olio d'oliva -oleum olivarum- viene ricavato dalla polpa fresca delle olive. Il primo olio, ricavato senza spremitura è il cosiddetto olio vergine, l'unico che viene utilizzato per scopi medici, mentre l'olio spremuto viene usato come olio da tavola. Nell'organismo l'olio, atto a rifornire ossigeno e calore, è in grado di assorbire acqua diventando così ricettivo. Questo processo si chiama idrolisi.
L'olio d'oliva contiene acido grasso essenziale, che il corpo stesso non può produrre, la mancanza di quest'acido può avere come conseguenze:
- alterazioni cutanee;
- disturbi della ritenzione idrica;
- carenza di vitamine;
- disturbi digestivi.
L'olio d'oliva viene impiegato, per esempio, come terapia naturale in dermatologia, in applicazioni termiche locali.
Esistono le seguenti possibilità di impiego dell'olio d'oliva, sia puro sia arricchito con erbe:
1. L'olio di iperico (hypericum perforatum) è usato come calmante delle alterazioni del sistema nervoso, contro i morsi di insetti e i dolori acuti e brucianti. Quest'olio viene preparato con una miscela di fiori e foglie di iperico con olio d'oliva. Con lo stesso procedimento, usando però i fiori di cavenolla, si ottiene un olio molto utile come cicatrizzante e calmante contro le irritazioni della pelle di grandi e piccini, i colpi di sole e i pruriti di ogni genere.
2. Con l'arnica si prepara un olio ottimo per i massaggi, le contusioni e ogni tipo di trauma senza abrasioni della pelle.
3. L'olio di verbasco (verbascum densiflorum)è usato come espettorante e antiinfiammatorio. Viene fatto con foglie di verbasco fresche mescolate ad olio d'oliva.
4. L'olio di rosmarino (rosmarinus officinalis )è molto efficace per la circolazione sanguigna. Il preparato viene ottenuto da piccoli ramoscelli di rosmarino immersi in un quantitativo di olio d'oliva in rapporto di 1 a 5. Inoltre è molto efficace per prevenire le smagliature durante la gravidanza se applicato ogni sera sulla pelle.
5. L'olio di maggiorana (majorana hortensis)agisce come stimolatore della secrezione gastrica, come sedativo e viene utilizzato anche per dolori di stomaco e reumatismi. Il preparato si ottiene mettendo le foglie di maggiorana in olio d'oliva.
6. L'olio di finocchio (foeniculum vulgare varietas vulgare)agisce come espettorante e come mucolitico. Il frutto del finocchio viene tritato e messo in 1/2 litro di olio d'oliva per 8/10 giorni.
7. L'olio di gemma di melo aiuta la circolazione ematica e viene usato contro mal di testa ed emicranie. Il preparato si ricava mettendo i fiori di gemma di melo in olio d'oliva in rapporto di 1 a 3.
8. L'olio di violetta (viola odorata)si ottiene pressando i fiori di viola, mischiandoli con l'olio d'oliva (in rapporto di 1 a 3 ), e bollendo il tutto per 3 minuti. Dopo che l'olio si è raffreddato, viene utilizzato per curare malattie della pelle, dei bronchi e degli occhi.
9. L'olio di assenzio (artemisia absinthium)serve per aumentare le difese dell'organismo. Agisce anche da espettorante attraverso un'azione mucolitica. Il succo di assenzio e l'olio d'oliva vengono mescolati in rapporto 1 a 4.
10. L'olio di ricino (ricinus communis)e' composto in parti uguali da olio d'oliva e olio di ricino. È un'olio che stimola la fuoriuscita delle materie tossiche dalla pelle.
Bisogna, anche, tenere in considerazione l'azione preventiva dell'olio d'oliva contro gli infarti, l'acido linoleico contenuto nell'olio d'oliva riduce la coagulabilità del sangue nelle arterie e nelle vene. Come purgante vengono usati clisteri di olio d'oliva ed acqua.
L'olio d'oliva può essere usato per ammorbidire i tessuti ulcerati o supporati. Per alleviare la tensione dei tessuti si distende un telo di lino imbevuto di olio d'oliva sulla ferita.
Per pelli secche e squamose l'olio d'oliva può essere usato come olio da bagno poiché il caldo dell'acqua fa assorbire bene l'olio sulla pelle e la rende più elastica. È necessario rimanere 10-20 minuti nella sospensione acquosa dell'olio.
L'uso più frequente è infine contro i dolori articolari, specialmente della colonna vertebrale, mediante frizioni calde e locali. Anche la forfora può essere curata mediante periodiche applicazioni dell'olio d'oliva sul cuoio capelluto.
L'olio oltre a mantenere l'efficienza del nostro corpo quando stiamo bene, è prezioso nella cura di alcuni disturbi e il grasso tollerato nello stomaco ha una specifica funzione anti-acida in caso di gastriti e di ulcere. Fa inoltre contrarre la cistifellea, aumenta la secrezione della bile migliorando la digestione, regola le funzioni intestinali e un cucchiaio d'olio a digiuno ha un grande effetto.
Si è scoperto da poco che l'olio di oliva aumenti fino a 40 volte le difese anti-virali dell'organismo.
Le foglie dell'ulivo hanno un forte potere astringente e depurativo, si usano schiacciate, mischiate a olio e applicate come impacchi contro le ulcere e i mali di testa, inoltre, l'acqua che esce dal tronco dell'ulivo bruciato verde è ottima come cicatrizzante. La corteccia delle radici di un ulivo giovane, usata spesso insieme al miele, guarisce le espettorazioni.
L'olio d'oliva è usato per curare calcoli colecisti, per lenire i dolori da colica e per l'igiene quotidiana poiché lo si trova nelle emulsioni costituite da due o più fasi, acqua e olio, nei saponi, negli shampoo e nei bagnoschiuma.
L'olio è un rimedio sicuro per piccoli mali, ingrediente di cure di bellezza e di ricette per diversi usi, persino sorprendenti.
Ecco qualche consiglio tratto dall'inesauribile fonte dell'antica sapienza domestica:
1. Se le unghie si rompono facilmente, mettete le mani a bagno nell'olio tiepido e poi passatele nell'alcool iodato.
2. Per lo splendore dei denti massaggiate spesso le gengive con un dito passato nell'olio.
3. Per i capelli le ricette sono innumerevoli: un cucchiaio di ricino, un cucchiaio di olio d'oliva, 10 gocce di essenza di timo, per avere chiome profumate e splendenti oppure una frizione prima dello shampoo con rosso d'uovo, olio, birra e succo di limone per rinvigorire i capelli fragili.
4. Per il viso un massaggio una volta alla settimana con olio e limone allontana le rughe.
5. Olio e polpe di avocado sono una preziosa maschera di bellezza, molto benefica per chi la pelle secca, basta tenerla sul viso per 10 minuti.
6. Se siete diretti ad una festa, un cucchiaio d'olio prima dell'aperitivo, vi permetterà di bere alcolici fino a tardi rimanendo lucidi e sobri.
7. Chi si sentisse in colpa per tanto edonismo, e decidesse di punirsi lucidando tutti i mobili di casa, ricordi che un miscuglio di due parti d'olio, quattro d'aceto e tre d'essenza di trementina è un ottimo preparato.
8. Chi si dedica invece alla verniciatura con smalti tradizionali, toglierà le macchie con un po’ d'olio e una spugnetta ruvida, con effetti meno devastanti, sulla pelle delle mani, della solita acqua ragia.
Le possibilità di applicazioni dell'olio d'oliva, però, come sostanza terapeutica naturale non si esauriscono qui. L'uso dell'olio è stato radicato in medicina sin dai tempi più antichi, sia come sostanza fondamentale per farmaci, sia come preparato per applicazioni esterne.
Fra i popoli mediterranei si è osservato che, nonostante un alto consumo di olio d'oliva e un'alimentazione altamente calorica, esiste una bassa percentualità di infarti ed una media inferiore dei valori della colestrina totale nel sangue rispetto ad altri popoli europei. Alcune analisi effettuate da ricercatori dell'Università olandese di Wageningen hanno dimostrato che una dieta ricca di olio d'oliva riduce il valore della colestrina totale. Questo effetto positivo viene attribuito dai ricercatori all'alto livello degli acidi grassi insaturi presenti nell'olio d'oliva, livello che non si incontra in nessun altro olio naturale. I cosiddetti grassi neutri (trigliceridi) rimangono invariati nella dieta con l'olio d'oliva. La qualità salutare dell'olio d'oliva è stata, pertanto, notevolmente rivalutata nell'ambito della ricerca e, le antiche esperienze e tradizioni dei popoli mediterranei sono state confermate. È risultato che l'olio d'oliva, a confronto con altri oli grassi, costituisce un alimento fondamentale per una sana alimentazione.

OLIO E TRADIZIONE

Nell'antichità il seppellimento era una cosa sacra, per l'ancestrale bisogno dell'uomo di vincere il mistero della morte.
L'unzione era un atto di purificazione, come si evince dai "Lekythoi" fittili e scolpiti in stele del cimitero Kerameihos.
Già ai tempi di Omero i morti venivano lavati e spalmati di olio. Gli Spartani, adagiavano i defunti su un letto di foglie d'olivo e collocavano corone sulle tombe. A tale scopo non mancavano imitazioni auree di corone d'ulivo.
La corona d'ulivo, carica di prezioso frutto, era la sola a conciliare i demoni con il defunto nell'Ade e a preservare i sopravvissuti.
Purificare con oli era un obbligo per consacrare uomini e statue di dei, era un segno di purezza e di incontaminazione. Tutto veniva disperso e unto: statue, come quelle di Zeus e Atena nella capitale dell'Attica e quelle di Damia e Auxesia, dee della fecondità, eseguite in legno d'ulivo, o pietre che acquistavano forza divina come quella nei pressi del tempio di Apollo a Delfi. Ungere le statue aveva pure il significato di trattenere nel simulacro la divinità. Riti che sono poi stati traslati nella religione cristiana, sia pure in funzione non feticista.
Fin dall'antichità l'olio fu usato nei sacrifici, nella consacrazione dei sacerdoti, degli altari e nell'unzione.
L'olio sacramentale è:
- Catecumenale (per i battesimi)al fine di preservare l'uomo dal peccato;
- Crismale o della confermazione, per rendere il cristiano milite di Cristo, per questo rito viene svolto dal vescovo o un suo delegato;
- Unzionale o degli infermi, per gli ammalati gravi ed estreme unzioni ai moribondi, come preparazione all'incontrario con Dio;
- Per le sacre ordinazioni, secondo la tradizione levitica ebraica.

USO DOMESTICO E ALIMENTARE

Per dieta "mediterranea" bisogna intendere quella che era l'alimentazione media degli italiani circa trent'anni fa, e che ancora sopravvive in alcuni paesi del Sud. Questa è fondata soprattutto sull'utilizzo dell'olio d'oliva, considerato il miglior olio commestibile, che ha un alto potere nutritivo, è povero di grassi saturi e offre una maggiore resistenza al riscaldamento, garantendo fritture più sane di altri oli. È chiaro comunque che il massimo delle proprietà nutrizionali si trova nell'olio crudo.
Da sempre infatti si sa che nella preparazione degli antipasti, dei primi e dei secondi piatti, soprattutto a base di verdura, in tutte le pietanze tipiche della robusta gastronomia, l'olio d'oliva tra i condimenti è senz'altro il più amato dalle migliaia di famiglie calabresi. Esso è ormai considerato uno degli ingredienti che garantiscono la perfetta conservabilità e il mantenimento dei prodotti messi in dispensa e poi utilizzati pian piano durante l'anno. La varietà di sott'olio che la nostra regione può offrire sulla tavola e per l'appunto amplissima.
Dunque l'olio d'oliva extra vergine è sintesi di bontà e di genuinità, e presidio alimentare di prim'ordine a insaporire ogni genere di piatti: la "dieta mediterranea" si è imposta ormai all'attenzione mondiale come dieta del futuro, all'insegna di gusto e salute.
L'ulivo però veniva anche utilizzato sin dall'evo antico per la fabbricazione di mobili, utensili, armi, piatti, ecc.
Ora è sempre più crescente il suo uso pere arredamento, mobili, pavimenti, parquet, soprammobili, insalatiere e scrigni.
Con i suoi rami s'intrecciano ceste, si realizzano panche utensili di campagna come la chiangodde.

L'OLIO NELLO SPORT

L'olio di oliva ebbe un ruolo importante anche nello sport. In Grecia giovani atleti che frequentavano le palestre, i ginnasi ed i bagni, venivano frizionati e massaggiati con olio. I massaggi venivano fatti prima e dopo la ginnastica in stanze separate.
Gli atleti utilizzavano un attrezzo di bronzo costituito da una piccola bottiglia rotonda (aryballos) riempita d'olio d'oliva, una strigile, uno strumento a forma di serpente, per detergersi dall'olio, dal sudore e dalla polvere che venivano raccolti in un tegamino. Questa mistura veniva usata per scopi medici.
Per gli atleti greci e romani, l'uso di ungersi le membra nelle palestre, serviva per offrire minore presa all'avversario.
Alcuni funzionari erano incaricati di distribuire l'olio nei centri sportivi in Grecia, e solitamente le spese erano pagate dalla cassa comunale.
L'ulivo, simbolo di abbondanza, di gloria e di pace, ha donato nell'antichità le sue fronde per incoronare i vincitori di pacifici giochi o di guerre cruente, e l'olio dei suoi frutti ha consacrato il capo dei grandi della Terra. La corona di ulivo era quindi simbolo di purificazione e di benedizione.
Per gli sportivi, sia quelli che svolgono attività amatoriali, sia quelli che si danno all'agonismo, gli esperti consigliano oggi una regolare assunzione di olio d'oliva.

LA PITTURA A OLIO

La pittura a olio è una particolare tecnica pittorica diffusasi a partire dal sec. XV.
Il Vasari la fa risalire a Giovanni di Bruges che dipinse per primo con colori a olio una tela, che inviò al re Alfonso di Napoli.
Il Cennini, che non fa alcun cenno preciso ad autori o opere, dice: "… ti voglio insegnare a lavorare d'olio in muro e in tavola, che l'usano molto i tedeschi"; più tardi Leon Battista Alberti parla della nuova invenzione dei colori a olio di lino " che li rende eterni contro tutte le ingiurie del cielo e dell'aria".
C'è chi però ne fa risalire l'uso a tempi più remoti, richiamando Galeno, che essiccava e ispessiva l'olio con il litargirio; a Vitruvio, che nel trattato dell'architettura parla di olio misto a cere e a colle usato per la pittura e infine a un monaco teofilo (XI-XII sec.), che nel suo trattato parlò di oli per pitture su tavola.
Il primo ad adottare e perfezionare il procedimento sfruttandolo in tutte le sue possibilità espressive fu Jan Eyck, seguito da maggiori artisti fiamminghi del Quattrocento. Tra gli italiani primo fra tutti fu Antonello da Messina.
È assai probabile che altri artisti del rinascimento avessero già usato questa tecnica almeno in forma mista.
Le ragioni della diffusione della pittura a olio, fatto rivoluzionario senza precedenti nella storia dell'arte, sono molteplici ma riconducibili al fatto che il tempo di essiccazione e la sua gradualità, enormemente maggiori rispetto alla tempera, nonché la conseguente varietà delle gamme cromatiche ottenibili, permettevano di adeguare tema e modi di esecuzione a quell'osservazione del vero che da Van Eyck in poi è il carattere fondamentale della pittura moderna.
Il colore a olio si ottiene mescolando i colori con oli essiccati scrupolosamente purificati al sole o con la cottura. I componenti comunemente usati sono l'olio di noce, di papavero e di lino.
Il pittore moderno che dipinge a olio compra generalmente i colori già pronti per l'uso. Alcuni, però, preferiscono tuttora preparare da soli la mistura.

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