Musica

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Testo

1. CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI MUSICALI
Numerosi sono gli strumenti che l’uomo, nel corso del tempo, ha usato per fare musica: dai reperti d’osso della preistoria, sino alle apparecchiature tecnologicamente sofisticate di oggi.
La scienza che studia gli strumenti musicali, si chiama ORGANOLOGIA: in base ad essa gli strumenti musicali vengono suddivisi a seconda del mezzo con cui producono il suono.
Possiamo individuare cosi quattro famiglie:
• CORDOFONI: strumenti che producono il suono tramite corde tese;
• AEROFONI: strumenti che producono il suono per mezzo dell’aria;
• PERCUSSIONI: strumenti che producono il suono tramite la percussione di vari materiali;
• ELETTROFONI; strumenti che producono il suono per via elettrica.
All’interno di questa famiglia occorre distinguere ulteriormente gli strumenti in base ad altre particolarità:
- al MODO con cui producono il loro suono;
- al MATERIALE di cui sono fatti;
- alla NATURA dell’effetto acustico che producono.
2. I CORDOFONI
Sono gli elementi che producono il suono attraverso la vibrazione di corde. Per corda s’intende un filo teso, fatto di materiali vari, quali: fibre vegetali, crini, seta, nylon, metallo, nervi e intestini d’animali.
L’altezza del suono di una corda, dipende non solo dal materiale di cui è fatta, ma anche dal suo spessore, dalla sua lunghezza e dalla sua tensione.
Le corde producono il suono principalmente in 3 modi:
• possono venire pizzicate dalle dita o da un PLETTRO;
• possono essere percosse da un MARTELLETTO;
• possono venire strofinate da un’ ARCHETTO;
La costruzione e il restauro degli archi sono affidati ai liutai, abilissimi artigiani che conoscono quale tipo di legno, quale tipo di vernice, quali tipi di corde, etc… sono necessari per la resa migliore di ogni strumento.
VIOLINO
Ha una cassa armonica lunga 35 cm e possiede un archetto di 75 cm. Apparso verso la fine del 500, il violino si è via via affermato come il più importante e versatile della famiglia dei cordofoni. È uno strumento cantabile per eccellenza. Ha un registro medio acuto di fortissima espressività: e quindi adatto ad intonare melodie chiare e tornite.
VIOLA
È di poco più grande del violino e possiede la stessa struttura. Il suo archetto è quasi della stessa lunghezza. Nel 500 era diffusa un’intera famiglia di viole, sia da braccio, sia da gamba che comprendevano tutti i registri ma erano anche per tanti aspetti diversi dalla viola attuale.
VIOLONCELLO
Ha la stessa forma del violino e della viola, ma è di dimensioni ancora più grandi. Il suo archetto è lungo 72 cm. La tecnica usata è la stessa del violino e della viola; ma dovendo essere appoggiato a terra, viene tenuto fra le ginocchia dell’esecutore seduto.
CONTRABBASSO
È il più voluminoso della famiglia degli archi poiché è alto circa 170 cm. Per le sue dimensioni viene appoggiato a terra come il violoncello.
Una volta si chiamava violone e fino al 700 possedeva tre sole corde.
ARPA
È costruita in legno e ha una forma triangolare: la parte che viene appoggiata alla spalla dell’esecutore è più spessa ed ha la funzione di cassa di risonanza. Le sue corde sono in genere 47, alcune delle quali per essere meglio riconoscibili sono colorate. È dotata di 7 pedali in grado di innalzare o di abbassare, di un tono o di un semitono ciascun dei 7 suoni della scala. È uno strumento che vanta origini antichissime e che ha subito varie trasformazioni. Strumento “angelico” per eccellenza, è adatto per creare momenti soffusi e delicati.
CLAVICEMBALO
Come l’arpa, anche il clavicembalo ha le corde che non possono essere accorciate dall’intervento delle dita dell’esecutore e che quindi producono ciascuna un solo suono.
Si suona come il pianoforte, ma a differenza di questo, non richiede grandi problemi di tocco e d’intensità poiché qualunque sia la pressione esercitata sul tasto, la forza con cui il plettro pizzica la corda è sempre la stessa.
CHITARRA
Ha 6 corde, che a vuoto producono i suoni MI LA RE SOL SI MI e che possono essere di metallo o anche di nylon. La cassa armonica, in legno ha una caratteristica forma a , con fondo piatto e un foro centrale, detto rosone. Sul manico ha vari tasti (in genere 19) che indicano con precisione il punto in cui premere con le dita per accorciare la corda e ottenere un dato suono.
PIANOFORTE
Fu costruito agli inizi del 700 da Bartolomeo Cristofori, che era al servizio della famiglia Medici di Firenze, e che lo chiamò gravicembalo col piano e forte; possiede attualmente 88 tasti.
3. AEROFONI
Detti comunemente strumenti a fiato, gli aerofoni sono corpi cavi a forma di canna o di tubo che producono il suono con la vibrazione della colonna d’aria in essi sospinta.
La colonna d’aria all’interno degli strumenti a fiato si comporta come qualunque corda: quanto più e lunga ed ampia, tanto più è grave è il suono che essa produce. Gli aerofoni vengono suddivisi in sottocategorie in base al materiale con cui sono costruiti e anche a seconda del modo in cui l’aria viene sospinta al loro interno:
- i legni e gli ottoni
- a serbatoio d’aria
FLAUTO TRAVERSO
Questo strumento ha la canna cilindrica lunga poco meno di 70 cm e si chiama traverso perché viene tenuto dall’esecutore in posizione trasversale.
Il suono si ottiene soffiando direttamente contro la parete superiore dell’imboccatura.
OBOE
Lo strumento è costituito da un tubo di legno d’ebano di forma leggermente conica. Ha l’imboccatura ad ancia doppia. L’ancia viene tenuta premuta fra le labbra che assieme alla lingua ne controllano le vibrazioni. Ha un timbro nasale assai adatto a situazioni espressive di lirico patetismo.
CLARINETTO
Ha l’imboccatura ad ancia semplice e una canna cilindrica con una svasatura, detta barilotto. Nasce nel corso del 700 come trasformazione di un precedente strumento e deve il suo nome all’affinità timbrica dei suoni più acuti.
FAGOTTO
Lo strumento è costituito da una canna lunga circa 2 metri e mezzo piegata a gomito. Il suo timbro è pastoso e un po’ severo, adatto quindi a impersonare il nonno di Pierino in Pierino e il lupo.
CORNO
Il suo nome deriva dal fatto che un tempo era realmente ricavato dalle corna di animale. Nell’ottocento il corno venne ulteriormente perfezionato grazie alla sostituzione di alcuni ritorti con valvole e pistoni.
TROMBA
Ha origini antichissime, ma solo nel 600 prese la forma con la quale è oggi conosciuta.
È uno strumento dalle origini molto antiche e oggi, oltre ad avere abitualmente posto nelle orchestre sinfoniche, è assai usto nella musica jazz dove ha trovato valenti esecutori.
È uno strumento dal timbro brillante.
TROMBONE
Essendo il fratello maggiore della tromba, ne possiede la stessa struttura: tuttavia se ne discosta perché non ha valvole e pistoni ma ha conservato la coulisse. Già conosciuto presso i romani, lo strumento nel corso della storia è sempre stato utilizzato come sostegno delle altre parti e raramente come strumento solista.
BASSO TUBA
Il basso tuba è formato da un lungo tubo conico avvolto su se stesso in modo ellittico terminante con una campana rivolta verso l’alto.
Questo strumento è stato ideato nel 1835, ma la sua diffusione in orchestra risale al tardo 800.
ORGANO
L’organo è il più antico strumento a tastiera. Produce i suoni tramite varie canne alimentate dall’aria inviata da un mantice. Spinta dal mantice l’aria viene convogliata alle varie canne, che funzionano come un normale strumento a fiato. Lo strumento che ha origini antichissime è sempre stato molto importante soprattutto come strumento usato in chiesa.
4. LE PERCUSSIONI
Questa categoria comprende certamente gli strumenti più antichi e più vari. Furono infatti usati fin dall’età preistorica. Nel corso dell’evoluzione del linguaggio musicale molti strumenti a percussione sono però stati relegati all’ambito popolare e solo nel 900, con il grande interesse dimostrato dai compositori verso questi strumenti “poveri”, sono entrati a far parte della musica colta, non solo come mezzi adatti a caratterizzare il ritmo e il timbro ma anche come elementi di primo piano.
Questi strumenti sono divisi in due categorie:
- percussioni a suono determinato;
- percussioni a suono indeterminato.
CAMPANE TUBOLARI
Sono a forma tubolare in modo da occupare uno spazio minore di quello che richiederebbero le vere e proprie campane.
I tubi vengono percossi con un mazzuolo di legno.
L’uso di campane è noto fin dall’antichità; celebri sono fra l’altro i carillon, vale a dire i concerti di campane di cui sono dotati vari campanili.
TIMPANO
Il timpano è formato da un bacino semisferico in rame, sul quale è stata tesa una membrana di pelle animale o di materiale sintetico.
Fece la sua comparsa ai primi del 600 e già nel 700 fu sfruttato in tutta la sua capacità espressiva, in genere e abbinato con strumenti altrettanto militareschi.
XILOFONO
È costituito da due file di sbarrette di legno, disposte orizzontalmente come i tasti di un pianoforte, ma questo solo dall’inizio del nostro secolo, perché in precedenza lo strumento era dotato di una sola fila di sbarrette.
TAMBURO-PIATTI-GONG-TRIANGOLO
Il tamburo ha la forma di un cilindro con entrambe le basi chiuse da una membrana di pelle d’animale, o da materiale plastico.
Il gong è un grande disco a forma circolare e concava. È tenuto sospeso ad un’intelaiatura e, percosso da una mazza di vario tipo, produce vibrazioni profonde e lunghe.
I piatti sono dischi di ottone usati in coppia e vengono percossi uno contro l’altro.
Il triangolo è una sbarretta d’acciaio a sezione circolare, piegata a forma di triangolo equilatero e fissata ad un anello. Viene percosso con un’asticciola sempre d’acciaio.
5. GLI ELETTROFONI
Da quando l’uso dell’elettricità sul finire del secolo scorso, incominciò a diffondersi sempre piè rapidamente, anche la famiglia degli strumenti musicali si ampliò.
Tra gli elettrofori possiamo comprendere quegli strumenti che, producendo i suoni in maniera tradizionale, si avvalgono anche di apparecchiature elettriche.
CHITARRA ELETTRICA
È uno strumento che ha avuto una grande diffusione con la musica leggera, soprattutto negli anni 60. Molti sono gli effetti speciali che le chitarre elettriche possono produrre.
6. ORCHESTRA
PIERINO E IL LUPO
Pierino è molto allegro. La storia inizia con l’uccellino che dice che c’è pace dopo iniziano a suonare gli archi con il flauto. Dopo arriva un’anatra che trova il cancello della casa del nonno di Pierino aperto, e si vuole tuffare nello stagno poi l’uccellino si pose vicino all’anatra e iniziano a scherzare. A un certo punto Pierino inizia a intravedere il gatto ed esso pensa che l’uccellino vicino allo stagno si può mangiare. Pierino allora salva l’uccellino.
Dopo un po’ salta fuori il nonno che allarma Pierino dicendogli che un lupo può uscire dal bosco. Ma Pierino il nonno non lo ascolta alloro prende Pierino e lo chiude in casa. Appena entrato in casa un lupo uscì dal bosco. Il gatto dalla paura si arrampicò sull’albero, l’anatra starnazza e cerca di uscire dallo stagno, ma il lupo la prende e la mangia. L’uccellino a rispettosa distanza dal gatto sta anche lui appollaiato sull’albero. Pierino arrivato sul ramo con la corda disse all’uccellino di svolazzare intorno al lupo. Il lupo cercava a tutti i costi di prendere l’uccellino perché era molto furbo. Arrivarono i cacciatori che iniziarono a sparare al lupo e lo colpirono. Ma Pierino disse ai cacciatori di non ucciderlo ma di portarlo allo zoo, e tutti in fila marcarono, con Pierino a capo e il nonno per ultimo fino allo zoo.
IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI
È una suite articolata in 14 brani ispirati ad altrettanti animali o personaggi. L’autore francese Camille Saint Saëns. Solo alla sua morte fece pubblicare tale lavoro perché temeva di rovinare la sua immagine seria ed accademica e per evitare dissidi di personaggi criticati. È un genere di musica descrittivo suonato da una piccola orchestra: FLAUTO, OTTAVINO, CLARINETTO, XILOFONO, CELESTA, 2 PIANOFORTI, 2 VIOLINI, VIOLA, VIOLONCELLO e CONTRABBASSO.
1. Introduzione marcia reale del leone ANDANTE MAESTOSO
Il leone è il re degli animali ed è il primo a fare l’ingresso preceduto da un’incisiva introduzione affidata ai 2 pianoforti e agli archi.
2. Galline e galli ALLEGRO MODERATO
Breve brano umoristico in cui il clarinetto archi e pianoforte si alternano nel riprodurre i caratteristici versi di questi permuti animali.
3. Emioni PRESTO FURIOSO
Sono piccoli asini della Cina e il compositore ne riproduce la veloce corsa con i rapidi passaggi virtuosistici dei due pianoforti.
4. Tartarughe ANDANTE MAESTOSO
Qui l’ironia dell’autore è rivolta verso Offenbach compositore di gran successo ma...
5. Elefante ALLEGRETTO POMPOSO
Ed ora prende di mira H. Berlioz rendendo un suo leggiadro balletto goffo e pesante.
6. Canguri MODERATO
I 2 pianoforti eseguono accordi leggeri e staccati con rapide acciaccature le quali rendono la musica saltellante.
7. Acquario ANDANTINO
Viene qui dipinto un delicatissimo quadro con l’uso della celesta immaginiamo i movimenti lenti e sinuosi dei pesci e le bollicine d’aria che risalgono in superficie.
8. Asini TEMPO AD LIBITUM
Questa volta oltre al raglio dell’asino vuole descrivere i eretici musicali con riferimento alle lunghe orecchie che ascoltano ma… ai violini il compito di ragliare con grandi salti tra le note.
9. Cucù ANDANTE
I placidi accordi del pianoforte rievocano la quiete del bosco mentre il clarinetto con 2 note imita il verso del cuculo.
10. Voliera MODERATO GRAZIOSO
Il flauto e gli altri strumenti imitano il volo e i gorgheggi degli uccelli.
11. Pianisti ALLEGRO MODERATO
Anche questi per l’autore, sono una particolare specie di animali (asini) riferendosi a quei dilettanti, che, non accettando la propria mediocrità, continuano a ripetere meccanici ed inutili esercizi.
12. Fossili ALLEGRO RIDICOLO
Questo termine viene usato per indicare persone culturalmente antiquate. Scherza su se stesso, sulla musica popolare francese e su Rossini.
A- xilofono orchestra × 2
B- pianoforti archi
A- (come sopra)
C- clarinetto
A- (come sopra)
Possiamo definire questo schema rondò, in cui il tema principale ritorna più volte.
13. Il cigno ANDANTINO GRAZIOSO
Questo è il brano più celebre dell’intera Suite nel quale viene abbandonata ogni ironia per lasciare posto solo alla musica pura. La melodia è affidata al violoncello accompagnato dal pianoforte.
La famosa ballerina russa Anna Pawlowa ne fece un celebre balletto.
14. Finale MOLTO ALLEGRO
Un indiavolato finale coinvolge tutta l’orchestra riproponendo frammenti già sentiti riuniti in un travolgente Can Can.
GUIDA DEL GIOVANE ALL’ORCHESTRA
VARIAZIONE E FUGA SU UN TEMA DI HENRI PURCEL DI BENJAMIN BRITTEN
Questa composizione è nata con intento didattico, cioè per educare l’orecchio dei giovani ed insegnare loro a riconoscere i vari timbri strumentali e le capacità tecnico-espressive di ogni strumento sia usato singolarmente sia insieme ad altri. Benjamin Britten è considerato il maggiore compositore inglese del nostro vecchio secolo ed ha composto molta musica per coro e orchestra.
HENRY PURCEL
Fu un compositore che fuse la musica con quella italiana e francese in un solo genere fantasioso.
VARIAZIONI
La variazione è una forma musicale nella quale il compositore prende un tema e dopo averlo fatto sentire lo elabora aggiungendo o togliendo delle note oppure cambiandone il tema.
7. I COMPLESSI DA CAMERA
L’uso contemporaneo di più strumenti diversi ha dato luogo a una grande varietà di organici che, in base al numero degli esecutori, si distinguono in complesso da camera e orchestra. Al genere della musica da camera appartengono tutti quei brani eseguiti da due o più strumenti (fino a dieci).
Quando l’esecutore è uno solo si parla di brano solistico. Quindi abbiamo
- il duo
- il trio
- il quartetto
- il quintetto
8. BANDA E FANFARA
La banda è un complesso musicale formato da strumenti a fiato e da alcune percussioni.
I primi esempi storici di banda risalgono al Quattrocento, ma solo a partire dalla Rivoluzione Francese, la banda acquistò importanza divenendo il mezzo ideale per coinvolgere il maggior numero di cittadini.
Molte bande cittadine si sono sviluppate nel tardo Ottocento e hanno avuto una funzione divulgativa trovando posto soprattutto nelle feste popolari. La fanfara invece è un complesso costituito da strumenti a fiato in ottone ed ha una funzione tipicamente militare. Il termine fanfare è difatti usato anche per indicare un brano in stile militare eseguito dagli ottoni.
9. LA VOCE UMANA
CLASSIFICAZIONE
La voce umana è stata il primo strumento che l’uomo ha avuto a disposizione: guardando nella storia della musica vediamo infatti che gli strumenti musicali acquistano importanza, come solisti, solo a partire dal rinascimento.
Il nostro linguaggio si compone, di suoni e di rumori: suoni sono le vocali, rumori sono invece le consonanti che si accompagnano alle vocali e che su di esse si appoggiano per dare così luogo alle parole. Quando la voce nella sua emissione viene modulata allora il linguaggio si trasforma in canto.
Per emettere suoni l’uomo si avvale dei seguenti organi:
- i muscoli del torace
- i polmoni
- le corde vocali
- le cavità del naso, della bocca, della fronte della trachea e del torace.
CORO
Il termine chorus nella Grecia antica stava d indicare sia un gruppo di danzatori sia la danza che essi compivano mentre recitavano o cantavano, infatti, musica, danza e poesia erano strettamente unite e davano luogo a numerose occasioni di recitare o intonare in coro cioè danzando, particolari testi poetici.
10. I LUOGHI DELLA MUSICA
Nei giorni nostri le occasioni per fare e ascoltare musica sono numerosissime. Nel corso di quest’ultimi anni, sono stati costruiti vari ambienti appositamente progettati per questo scopo.
Essi sono sostanzialmente due: i teatri e le sale da concerto. Anche le chiese, in alcuni casi, sono servite per le esecuzioni musicali.
11. GLI INTERPRETI DELLA MUSICA
Il motivo principale per cui ci rechiamo al concerto di un’orchestra sinfonica o di un complesso rock, sta essenzialmente nel desiderio di ascoltare dal vivo della buona musica. Ma nello stesso tempo non dobbiamo dimenticarci di porre attenzione anche a chi esegue quella musica: in altre parole il nostro interesse deve essere rivolto anche all’interprete.

INDICE
1. CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI MUSICALI
2. I CORDOFONI
3. AEROFONI
4. LE PERCUSSIONI
5. GLI ELETTROFONI
6. ORCHESTRA
7. CLOMPESSI DA CAMERA
8. BANDA E FANFARA
9. LA VOCE UMANA
10. I LUOGHI DELLA MUSICA
11. GLI INTERPRETI DELLA MUSICA

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