Lo squadro a prisma di Wollaston

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Testo

Lo squadro a prisma di Wollaston

Lo squadro a prisma è costituito da un prisma di Wollaston. Questo prisma ha la capacità di deviare di un angolo retto i raggi comunque incidenti. Il raggio incidente r¹ incontra la faccia Ad con un angolo di incidenza Î, penetra nel prisma e dopo una doppia riflessione in AB ed in BC emerge in DC secondo la direzione del raggio emergente re.
Poiché l’angolo delle facce di incidenza e di emergenza è retto, mentre quello tra le due facce riflettenti è di 150 gon, il raggio emergente re risulta deviato rispetto a quello incidente dell’angolo:

δ = 2x (200gon – 150gon) = 100gon

Per cui il prisma di Wollaston permette di tracciare sul terreno allineamenti perpendicolari. In corrispondenza dei punti S e T si verifica la riflessione totale quando il valore dell’angolo d’incidenza Î risulta minore di 38,9259 gon; volendo che la riflessione avvenga per qualunque valore di Î, le facce AB e BC devono essere rese speculari mediante argentatura.

Il Prisma di Wollaston viene montato in una scatola metallica, su cui sono praticate opportune fenditure F1, F2, F3 e F4; quando, guardando nella fenditura F2, si vede una pallina posta nella direzione b sul proseguimento dell’immagine di una pallina posta nella direzione a , il punto O definisce il vertice dell’angolo retto fra le due direzioni.

Prisma allineatore di Porro
Il prisma ha per sezione il trapezio isoscele ABCD avente gli angoli acuti  = D = 50 gon. Il raggio incidente ri incontra la faccia AD nel punto di incidenza R e si rifrange penetrando nel prisma, all’interno del quale subisce due riflessioni in M e N rispettivamente sulle facce AB e CD, e quindi si rifrange in T emergendo secondo il raggio re.

Poiché le facce di incidenza e di emergenza formano fra loro un angolo di 200 gon doppio dell’angolo V = 100 gon formato dai prolungamenti delle due facce riflettenti AB e CD, i raggi incidente ri ed emergente re risultano paralleli.
Il prisma è contenuto in una scatoletta metallica a parallelepipedo rettangolo e sulle pareti della scatola sono praticate le finestrelle F1, F2, F3 .
Il prisma di Porro consente di individuare sul terreno uno o più punti allineati con altri due P e Q, estremi di un allineamento; il procedimento è il seguente:
• L’osservatore tiene lo strumento con una mano e guarda in F1 vedendo pallina Q attraverso F2;
• Si sposta trasversalmente all’allineamento PQ sino a quando vede l’immagine riflessa della pallina P sulla stessa verticale della pallina Q: la direzione del filo a piombo applicato al manico individua sul terreno il punto S allineato con le palline P e Q.

Prisma squadro di Zeiss
Il prisma ha la sezione pentagonale ABCDE con l’angolo tra le facce di incidenza A = 100 gon e gli angoli E=B=125 gon, mentre i prolungamenti delle due faccie riflettenti BC e DE, rese speculari mediante argentatura, formano un angolo di 50 gon. Il raggio incidente r¹ incontra la faccia AE, si rifrange e dopo una doppia riflessione sulle facce BC e DE, incide sulla faccia AB, si rifrange ed emerge secondo il raggio re.
In base al teorema generale sui prismi, poiché l’angolo fra le facce d’incidenza è doppio di quello formato dalle facce riflettenti, i raggi incidente ed emergente sono fra loro ortogonali.

Prisma universale di Jadanza
Viene detto universale perché permette deviazioni di 50, 100 e 200 gon; Il prisma ha la sezione di un triangolo rettangolo isoscele nel quale l’angolo retto è stato tagliato secondo un piano formante con un cateto un angolo di 25 gon, dando origine alla quarta faccia AD che forma con Cd l’angolo di 175 gon.

Prisma squadro e allineatore di Baufernfeid
E’ un prisma pentagonale che permette deviazioni di 50, 100, 200 gon e pertanto permette le stesse operazioni consentite dal prisma di Jadanza.

Esempio