Pirandello

Materie:	Appunti
Categoria:	Letteratura
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Data:	08.01.2001
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Luigi Pirandello

LA VITA
Luigi Pirandello nasce in un paese tra Girgenti (nel 1927 rinominata AGRIGENTO) e Porto Empedocle, il 28 giugno 1867.
Studia a PALERMO, ROMA, prima di trasferirsi a BONN dove si laurea nel 1891.
Tornato a Roma, viene introdotto da Capuana negli ambienti letterari e giornalistici della capitale, dove si stabilisce definitivamente con Maria Antonietta Portulano. La nascita di 3 figli e la malattia mentale della moglie lo costringono ad un lavoro frenetico per far fronte alle esigenze economiche.
Nel 1934 riceve l’onore del PREMIO NOBEL.
Muore di polmonite a Roma, il 10 dicembre 1936.

IL SUPERAMENTO DEL NATURALISMO
Pirandello inizia a dedicarsi al romanzo quando ancora sono attivi gli autori veristi, e apparentemente le sue prime opere sembrano inserirsi in questo filone.
Ben presto и chiaro che dall’interno и in atto uno SVUOTAMENTO delle FORME NARRATIVE tipiche del Verismo, attraverso la:
moltiplicazione dell’ottica narrativa:
RIFLESSIONE SULLA GENESI E LO SVOLGIMENTO DEGLI EVENTI
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IL NARRATORE SI CONGIUNGE INESTRICABILMENTE CON IL PROTAGONISTA: cade la figura dell’IMPERSONALITА, in quanto, il narratore commenta le vicende per far capire al lettore le difficoltа della vita umana e per guidarlo ad una lettura piщ corretta il narratore finisce per confondersi col protagonista.
I PERSONAGGI INTERVENGONO A COMMENTARE E STRUTTURARE LA VICENDA
rottura della linearitа del racconto:
STRAVOLGIMENTO DELL’ORDINE SPAZIALE E DELLA CONCATENAZIONE CRONOLOGICA: ritmi e luoghi della coscienza piщ che della realtа.
ABOLIZIONE DI MOLTI PASSAGGI LOGICI E RIFERIMENTI ESPLICITI
ENTRATA SUBITO NEL VIVO DELL’AZIONE
USO DI MONOLOGHI E DIALOGHI DAL TIMBRO TEATRALE
CADE L’IDOLATRIA DEL FATTO OBIETTIVO (smantellamento della univocitа di interpretazione della realtа (L’Esclusa).
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LA VICENDA UMANA И CONTROLLATA DELL’ARBITRIO DEL CASO cade la visione ottimista del POSITIVISMO la ragione non puт tutto.

I TEMI
CRISI DELL’UOMO E LA SUA IRRIMEDIABILE SOLITUDINE
CONTRASTO APPARENZA-REALTА
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ILLUSORIETА IDEALI POLITICI E RELIGIOSI SCETTICISMO E SFIDUCIA

L’ESORDIO
L’esordio pirandelliano и duplice:
in versi, con raccolte di stampo carducciano e goethiano
in prosa, con le prime NOVELLE che rimandano alla letteratura di Verga
Le novelle, oltre 250 nelle "Novelle per un anno", sono un genere letterario molto frequentato da Pirandello. In esse si passa dai moduli veristici, allo psicologismo amaro, nelle prime raccolte, all’umorismo lucido e disincantato e alla presenza dell’inconscio.

L’APPRODO AL ROMANZO
L’approdo al romanzo и merito di Luigi Capuana, che lo invoglia a scrivere "Marta Ajala". Il nuovo titolo novecentesco di questo romanzo, "L’Esclusa", evidenzia i difficili rapporti della protagonista con il marito, il padre, tutta la societа del piccolo paese in cui vive.
L’ottica apparentemente verista con cui и raccontata la vicenda non deve illudere circa il carattere dell’opera. Infatti, la vicenda и dovuta sм al nesso causa-effetto (verista), ma scaturisce da un fatto inesistente, il tradimento, che tuttavia produce conseguenze reali.
Il secondo romanzo и "Il turno" (192). Il titolo allude all’attesa cui и costretto il protagonista di poter sposare la donna amata, che il padre vuol far maritare, per l’interesse, con un ultrasettantenne.
Il Verismo risulta rovesciato: i temi tragici dell’amore e dell’onore, della "roba" e del tradimento vengono SFATATI, mentre il narratore contempla con sguardo da "umorista" i progetti falliti del protagonista.
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In quest’opera и presente il DOMINIO DEL DIALOGO (teatrale), a scapito delle parti descrittive DISSOLVIMENTO DELL’IMPALCATURA VERISTA.
Si vuole sottolineare quanto il caso domini sulle vicende umane.
LA LINGUA PIRANDELLIANA
Il dibattito sulla lingua и costantemente presente nell’opera di Pirandello. L’alternanza fra dialetto e lingua letteraria testimonia la volontа di non rinunciare a ciт che и vivo nei vari dialetti, ma nello stesso tempo, l’esigenza di ottenere un pubblico piщ vasto che quello dialettofono.
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Soluzione: appropriazione di una lingua nuova di mediazione fra dialetto e italiano scritto Utilizzo di un lessico composito, ora raffinato, ora ricco di elementi dialettali e gergali, ora specialistico; sintassi agile, vicina al parlato, con dialoghi, che tendono a riprodurre la gestualitа dei parlanti.

" IL FU MATTIA PASCAL"
Il romanzo fu scritto nei primi anni del ‘900, in uno dei periodi piщ tormentati della vita di Pirandello, e fu pubblicato a puntate sulla "Nuova Antologia".
Trama
Il romanzo narra la vicenda di un uomo che, da una situazione familiare insostenibile, approfitta di un’inattesa vincita a Montecarlo e del ritrovamento di un suicida erroneamente identificato come Mattia Pascal stesso, per liberarsi dal peso insopportabile della precedente vita, vuota e deludente. A Roma, egli diviene ADRIANO MEIS, cambia perfino i connotati, ma si accorge ben presto dell’impossibilitа di esistere al di fuori di ogni norma e legge.
Deciso, quindi, a ritornare a Mirano, il paese natale, inscena un nuovo finto suicidio: ma, presentandosi alla moglie e ai compaesani, scopre di essere ormai totalmente emarginato e alienato. Per sopravvivere deve adattarsi a essere unicamente IL FU MATTIA PASCAL ed a vivere un’esistenza di ripiego, non essendo piщ quello che era stato prima, ma nemmeno quello che avrebbe voluto diventare.

Il fallimento della sua esperienza rappresenta la tragica scoperta che, malgrado l’esigenza di un’autenticitа umana che lo renda libero, l’uomo non puт fare a meno della societа che lo cataloga secondo le sue forme convenzionali ed inumane. In un mondo alienato l’autenticitа и impossibile e non si puт vivere al di fuori delle convenzioni imposte dalla societа.
Suddivisione
I 18 capitoli possono essere divisi in 3 blocchi narrativi:
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capp. 1-15 descrizione comico-satirica della "prima vita" di Pascal
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capp. 6-16 "prima morte" e evasione fantastica di Mattia-Adriano
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capp. 17-18 "reincarnazione" del FU Mattia Pascal

Con questo romanzo Pirandello chiude definitivamente i conti con NATURALISMO e VERISMO. Infatti, egli utilizza gli schemi e le tecniche tipici dei maestri veristi con un’IRONIA tagliente, che ne ribalta la valenza: risulta chiaramente l’IMPOSSIBILITА di analizzare e riprodurre la realtа in maniera oggettiva: il protagonista viene disintegrato. Infatti, Mattia Pascal, "l’uomo senz’ombra", narra la propria vita da un punto successivo alla sua perdita di identitа: non piщ persona, ma "personaggio", egli scopre l’impossibilitа della libertа assoluta e il fallimento inevitabile della sua "rivolta" contro la societа. Cade, quindi, la RAZIONALITА ARISTOTELICA e il PRINCIPIO DI IDENTITА.

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INIZIO LIBERTА’: и possibile ciт che non и stato mai.

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FINE PARADOSSO: riconoscimento della PERDITA DI IDENTITA’: non и piщ possibile ciт che и sempre stato

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Pirandello vuole dimostrare che noi siamo tali in quanto riconosciuti dalla societа. Privarsi di questo aspetto FORMALE significa perdere la propria identitа specifica uscire fuori dalle regole della societа civile comporta una LIMITAZIONE della LIBERTА INIZIALE.

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MORALE: al di fuori della societа, non abbiamo identitа Leopardi: la vita и senza senso e la veritа in conoscibile.
La dimensione cronologica
La novitа principale del romanzo risiede nella RIVOLUZIONE STRUTTURALE operata attraverso lo smontaggio della DIMENSIONE CRONOLOGICA, che porta a un circuito fra il tempo "oggettivo" della storia e quello "soggettivo" del personaggio, per il quale:
il PASSATO и solo memoria frammentaria o falsa (Adriano Meis, inventato);
il PRESENTE fugge, in quanto non puт essere vissuto in pienezza da un uomo privo di identitа;
il FUTURO и quindi privo di sbocchi.
Prevale, invece, nel romanzo un TEMPO CIRCOLARE, per cui la vicenda torna infine all’inizio, sottolineando l’identitа vuota di Pascal e Meis.
Stile
Dal punto di vista stilistico, il romanzo risponde alla poetica dell’"UMORISMO", in quanto, rifiuta la mediazione del narratore esterno e onnisciente, sostituito da un narratore DUBBIOSO e AUTOIRONICO.
Ne segue una narrazione coinvolgente, in cui il dialogo и costante e interessante.
La struttura che ne risulta и a piщ piani intrecciati, dove si combinano il "viaggio in avanti" della peregrinazione, della fuga e dell’evasione con quello a "ritroso" della ricerca di sй.

N.B.
BIBLIOTECA: un’immagine del mondo.
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In Mattia Pascal la biblioteca non ha ordine, и confusa ricostruire l’ordine nel mondo moderno non и piщ possibile la conoscenza del mondo non и SISTEMATICA, bensм lasciata al CASO Leopardi.

"IO E L’OMBRA MIA"
Questo brano, tratto dal XV capitolo, completa la DISSOLUZIONE del PROTAGONISTA: accortosi dell’impossibilitа di vivere in pienezza sotto falso nome, Mattia decide di "uccidere" Adriano, la propria ombra. Ma ciт gli ricorda la sua ineluttabile emarginazione:
Adriano и doppiamente escluso per sempre dalla vita (vivo per la morte e morto per la vita).
Mattia, dichiarato morto, и impossibilitato a riassorbire lo sdoppiamento subito.

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Lo spunto tematico и offerto dallo scrittore romantico tedesco A. CHAMISSO, nel cui romanzo narra la vendita dell’ombra del protagonista al diavolo. Anche Mattia ha venduto la propria vita per scoprire l’inutilitа della lotta per la propria identitа si deve accontentare del ruolo di "io narrante".
Personaggi:
ANSELMO PALEARI: buffo filosofo
TERENZIO PAPIANO: losco regista
ARIANA PALEARI: di cui и innamorato Mattia
CAPORALE: amante sfruttata da Papiano
SPAGNOLI

"L’UMORISMO"
Il saggio fu scritto per un concorso a professore universitario.
Vi si possono distinguere due parti:

Piщ ACCADEMICA Piщ PERSONALE
che analizza il concetto di che tende a giustificare e
UMORISMO nei secoli. chiarire la poetica pirandelliana.

Il saggio rompe nettamente con la tradizione e propone un radicale ANTICLASSICISMO: un’arte SCOMPOSTA e DISARMONICA che fa stridere i CONTRASTI anzichй sanarli.
Lo scrittore "umorista" che Pirandello presenta disgrega la realtа, sovrapponendogliene una opposta che nega la prima: il mondo rappresentato si rivela in tutta la sua assurditа e incongruenza.
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Nell’arte "umorista", al semplice avvertimento del contrario, cioи alla percezione di un’anomalia che suscita il riso, si sostituisce il sentimento del contrario, che provoca simultaneamente riso e pianto, odio e pietа, sentimenti ambigui e ambivalenti l’umorismo supera il comico, attraverso il comico stesso: penetra nel suo contrario.

MASCHERE NUDE
Pirandello inizia a scrivere per il teatro e a pubblicare sin dagli anni ’90. Nel 1918, raccoglie tutti i suoi testi teatrali, presso l’editore Treves, sotto il titolo di MASCHERE NUDE. Il significato del titolo и chiarito dallo stesso Pirandello nell’"Avvertenza" aggiunta al "Fu Mattia Pascal" nel 1924: egli vuole togliere al personaggio la maschera sotto la quale egli solitamente tenta di nasconderlo, per presentare al lettore la "nuda veritа", l’essenza vitale dell’uomo, spesso fuori dalla norma e inserito in vicende portate al limite del paradosso.
Tecnicamente Pirandello si rifа dapprima al teatro ottocentesco per poi scardinarlo dall’interno: i personaggi si trasformano.
Dagli esuberanti popolani delle prime commedie dialettali si passa ai ridicoli borghesi dei drammi "familiari", attenti piщ alla forma che alla realtа dei fatti.
Si passa poi agli immortali personaggi di tragica grandezza che vogliono sollevare la maschera per affermare la propria identitа piщ intima.
Infine ci sono i personaggi "mitici", simbolo delle grandi passioni e convinzioni dell’uomo moderno.

"COSМ И SE VI PARE"
Derivata da una novella del 1915, "La signora Frola e il signor Ponza, suo genero", fu trasformata in commedia teatrale in 3 atti nel 1917.
La novella и tutta incentrata sulla tesi che la veritа и in conoscibile, che ognuno ha la sua veritа che non combacia con quella degli altri. Questa tesi и semplificata in una vicenda che и tutta calata in un pettegolo mondo di provincia: rappresentatrice di quell’ambiente caro a tanto verismo ottocentesco, ma Pirandello mira a svuotare dall’interno quei moduli di rappresentazione e a mettere in crisi le certezze oggettive.
Trama
In una cittadina di provincia si consuma il dramma di due personaggi che si accusano reciprocamente di pazzia: il signor Ponza considera sua seconda moglie una donna che la signora Frola afferma essere sua figlia e prima moglie dell’uomo. L’inchiesta и promossa dalle massime autoritа locali con maligna curiositа, finchй il dramma sembra potersi sciogliere con l’apparizione di una donna velata che dichiara perт di essere sia figlia della signora Frola, sia la seconda moglie del signor Ponza, e di non possedere nessuna identitа autonoma.

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L’opera vede la presenza di una proiezione dell’autore in quel LAUDESI che chiude i tre atti con una risata sinistra, quasi a irridere ala pacifica fiducia dei benpensanti circa la possibilitа di raggiungere la veritа coscienza critica della societа, visione umoristica che scardina il mondo rilevandone il CAOS.
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La risata, quindi, corrisponde qui al SENTIMENTO DEL CONTRARIO, avvertire cioи il paradosso della realtа (le cose sono diverse da come si vorrebbe far credere) in maniera non superficiale COMICITА’ che non vuol far ridere, ma che и finalizzata alla riflessione sull’impossibilitа della conoscenza. La comicitа, quindi, aiuta a svelare quella maschera che gli uomini indossano.
MASCHERE: dal latino persona
NUDE: assenza di travestimento

PARADOSSO
l’uomo appare come realmente и perchй и nudo,
ma in realtа una maschera.
Caduta del PRINCIPIO DI OGGETTIVITА. La tesi di fondo и che la veritа non и conoscibile e che ognuno si costruisce la propria veritа.
La crisi della ragione и accompagnata dal recupero della PIETА e dell’AFFETTO. Infatti, l’impossibilitа di conoscere la veritа non approda al compiaciuto e arido scetticismo, bensм alla pietа che и duplice:

Pietа dell’ARTISTA per questi uomini Pietа reciproca fra gli UOMINI
che si illudono di possedere la veritа. (Frola e Ponza fingono per la felicitа altrui).
Unica via d’uscita: riconoscere con un atto d’amore l’esistenza e il dolore altrui.
Il tema della FOLLIA и tipico della letteratura del ‘900 e di Pirandello. La follia ha un valore diverso rispetto al passato: condizione di DIVERSITА che consente di vedere le cose in un altro modo. La follia non и piщ male perchй, se il mondo appare assurdo e
privo di senso, anche gli uomini sono assurdi, e la pazzia и forse un’alternativa, quella piщ sana, alla malattia del mondo.
PREFETTO: autoritа, simbolo della tranquillitа e sicurezza della vita cittadina, ma non и piщ in grado.

"SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE"
Questa commedia teatrale fa parte di una trilogia composta da "Ciascuno a suo modo" e "Questa sera si recita a soggetto".
La vicenda inizia mentre si sta provando un testo pirandelliano "Il giuoco delle parti": 6 personaggi entrano nel teatro per chiedere che venga rappresentata la loro vicenda, che un autore non ha voluto portare a termine.
Il PADRE rievoca gli antefatti, fino al suo incontro con la FIGLIASTRA in una casa d’appuntamenti; il FIGLIO sta in disparte con atteggiamento sprezzante, la MADRE impedisce che avvenga l’incesto e rievoca la tragica morte della BAMBINA e del RAGAZZO. A questo punto, gli attori cercano di mettere in scena la vicenda, ma sono sentiti come "falsi" dai personaggi, che non si ritrovano in loro: sono questi ultimi allora a rivivere il dramma, fino al suo tragico epilogo.
3 piani concentrici:
Quello piщ ultimo della tragica vicenda esistenziale dei 6 personaggi
Quello intermedio del loro rapporto con l’autore che li rifiuta
Quello piщ esterno del diverbio con gli attori e il capocomico
Tema principale:
L’INCOMUNICABILITА che esplode quando gli attori, pregati da sei personaggi cercano di rappresentare quella vicenda, ma i personaggi si sentono traditi da quel tentativo di OGGETTIVAZIONE: la loro realtа esistenziale и un’altra.
Innovazione tecnica:
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Portare sul palcoscenico non un dramma fatto, ma un dramma nel suo propersivo farsi (teatro nel teatro) crollo delle consuetudini di verosimiglianza del teatro tradizionale assieme alle false certezze di una societа cui Pirandello aveva tolto ogni velo, crollano anche i moduli di rappresentazione.

LA RIFORMA DEL TEATRO PIRANDELLIANA
La situazione teatrale prima di Pirandello.
Dal teatro cosiddetto "borghese" che, attorno al triangolo (lui, lei, l’altro) non finiva di tessere variazioni, si distingue D’Annunzio con le sue preziose ricostruzioni archeologiche, con la lussuria, il sangue e la potenza.
Toni crepuscolari con vena elegiaca.
"Teatro grottesco" che si distingue per un’acre commistione di comico e tragico.
Le novitа del teatro pirandelliano.
Pirandello introduce una visione piщ statica, ma DIALETTICA del reale, cioи
una realtа oppostamente interpretabile e per questo priva di una sua oggettiva consistenza, e tale che provoca lo scontro tra le varie interpretazioni.
I personaggi pirandelliani si arrovellano continuamente a ragionare e a tentare di spiegare. Ciт nasce dal tentativo di rompere il carcere della solitudine, cioи dal bisogno di far combaciare le opposte visioni di una realtа e quindi di stabilire un terreno di colloquio.
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Questo non и possibile, e allora non resta che accettare la propria solitudine, quella forma (maschera) che imprigiona la vita l’unico rimedio all’assurdo del vivere и la PIETА e la COMPASSIONE.

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Dissoluzione della finzione scenica, cioи il cosiddetto "TEATRO NEL TEATRO" che consiste nell’abbattere quella immaginaria quarta parete che divide gli attori dal pubblico dа la percezione che quanto si sta recitando и pura finzione.
Pirandello propone che di reciti in platea, cosicchй lo spettatore matura la consapevolezza di vivere una rappresentazione collettiva, specchio della realtа (Sei personaggi…).
IRONIA e UMORISMO.
Dimensione europea.
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1. Relativismo di Pirandello teoria fisica moderna.
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2. Distruzione dell’illusione scenica tradizionale Brecht.