Marianna Ucria

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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Data:15.10.2001
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Testo

Relazione su “La lunga storia di Marianna Ucria” di Dacia Maraini

Il libro della Maraini, ambientato nella Sicilia del primo Settecento, narra la vita di Marianna Ucria, una ragazza sordomuta,considerata, per questo, diversa da tutti.
La sua famiglia appartiene alla ricca nobiltà e comprende, oltre a lei, i genitori e cinque fratelli: Signoretto il maggiore, Fiammetta futura suora, Carlo,destinato al convento, Geraldo, che diventerà dragone, e la piccola Agata, già promessa sposa per la sua bellezza.
Marianna è molto intelligente e comunica con gli altri scrivendo su una tavoletta che porta appesa alla cintura.
A tredici anni è costretta a sposare il vecchio zio, il duca Pietro Ucria di Campo Spagnolo perché, “mutola” com’è, non la vorrebbe nessun altro.
Marianna non vuole vivere a Palermo, così fa restaurare la casa di campagna del padre e si stabilisce lì, dedicandosi personalmente alla cura della casa e dei figli.
Un giorno il padre le porta in dono una serva, Filomena, detta Fila, figlia di un condannato a morte ed ella la cura come una figlia.
Nonostante non possa sentire le voci, Marianna riesce a sentire i pensieri delle persone e non sapendo controllare questo potere, scopre anche quello che non vorrebbe sapere.
Marianna partorisce cinque figli: Giuseppa, Felice, Manina, Mariano e Signoretto. Quest’ultimo, al quale la donna è morbosamente attaccata, muore a quattro anni.
Morto il vecchio marito, che ella non aveva mai amato, e cresciuti i figli, Marianna rimane sola a ripensare al suo passato, alla sua vita di figlia, sposa e madre. Ora può dedicarsi a se stessa.
Nella sua casa vive anche il giovane Saro, fratello di Fila che riesce a far innamorare di sé la bella duchessa.
Ella, da quando ha trovato un quaderno, lasciato da un amico inglese di Mariano, è come cambiata e scopre idee rivoluzionarie e di libertà, impensabili per le donne di quell’epoca.
Marianna è sempre più attratta da Saro, così decide di dargli una moglie e, consigliata dal fratello Carlo sceglie Peppinedda.
Nel colloquio col fratello Marianna scopre una verità sconvolgente: da piccola era normale, ha perso la voce e l’udito dopo aver subito violenza dallo zio Pietro, che poi l’ ha avuta in sposa.
Intanto Saro si sposa e ha un figlio da Peppinedda, ma una notte Fila, impazzita dalla gelosia, prende a coltellate la famiglia del fratello. Il bimbo muore, Saro è ferito gravemente e Peppinedda lascia la casa. Marianna si dedica a curare Saro, tra i due scoppia la passione e, finalmente, la donna scopre l’amore e la felicità. Ma non può continuare così.
La duchessa rifiuta per due volte la proposta di matrimonio di Giacomo Camaleo. L’uomo l’aiuta a far rilasciare Fila dal manicomio in cui era stata rinchiusa e le due donne partono per un lungo viaggio. Quando la serva si sposa con un locandiere e lascia sola la padrona, Marianna continua a viaggiare libera senza pensare di far ritorno a casa.

Personaggi:

Marianna: è la protagonista del romanzo. E’ sordomuta, molto bella, sensibile, intelligente, forte, indipendente e rifiuta le convenzioni della società in cui vive. Nonostante il suo handicap, vive coraggiosamente la condizione di figlia, moglie e madre; la sua vita è fatta delle gioie, dei dolori e dei gesti quotidiani di ogni donna.
Duca Signoretto: padre di Marianna; nobile, bello, oppresso dal senso di colpa verso la figlia che ama molto.
Duchessa Maria: madre di Marianna; è molto debole e indolente, sniffa tabacco e beve laudano. Prova verso la figlia una pena insostenibile e un senso di imbarazzo.
Nonna Giuseppa: è l’unica della famiglia, insieme al padre Signoretto, veramente affezionata a Marianna. Per poter comunicare con la nipote ha imparato ha leggere e scrivere correntemente e passa il tempo a “raccontarle” storie.
Pietro Ucria: zio e marito di Marianna. Rispetta la volontà della moglie purchè non lo infastidisca, non contraddica la sua educazione dei figli e non gli impedisca di soddisfare i suoi diritti di marito. E’ molto più tollerante di altri mariti, non sorride mai, con lei è cortese, ma freddo.
Saro: giovane servo che si innamora e fa innamorare di sé Marianna. Egli è molto bello ed intelligente; ha un carattere forte e appassionato e non si arrende davanti alle difficoltà.
Fila: serva di Marianna entrata in casa quando aveva dodici anni, è morbosamente attaccata al fratello e, per questo, andrà incontro alla sventura. Sarà, per Marianna, come una figlia e una confidente.

Il romanzo è ambientato in Sicilia, nel ‘700.
L’autrice si sofferma molto sulla descrizione dell’ambiente, in particolare della casa di Marianna, classica abitazione nobiliare di campagna, delle case dei contadini e dei poveri e mostra alcuni luoghi caratteristici dell’epoca, come la piazza dell’autodafè e il terribile manicomio.
Nel libro si usano numerose parole in dialetto siciliano, che servono a creare l’ambiente e la cultura dell’epoca.
Il narratore è esterno e le azioni si susseguono secondo uno svolgimento logico temporale. Il tempo del romanzo è il presente.
Il libro ci narra la storia di una donna, differente dallo stereotipo del tempo, forte, autonoma, coraggiosa che, per la sua menomazione, ha ricevuto un’educazione diversa, meno assoggettata alle regole del tempo.
L’autrice dedica molto spazio alla descrizione delle usanze di allora e, in particolare, a come venivano educati i figli, a seconda del ruolo che avrebbero occupato nella società: l’erede del titolo nobiliare, la religiosa, il soldato, la sposa.
L’originalità e l’attualità del romanzo stanno nella ribellione della protagonista alla sua condizione d’inferiorità e nella ricerca dell’indipendenza che sfocerà nella scoperta dell’amore, come intesa sentimentale e sessuale, nei confronti di un ragazzo più giovane e di diverso ceto sociale.
Il libro mi è piaciuto moltissimo: le descrizioni dell’ambiente e dei personaggi sono minuziose, la storia è avvincente, con tanto di colpo di scena, il linguaggio è vivace.
Al contrario il film, tratto dal romanzo, mi ha molto deluso, in quanto molto lento e poco avvincente, non ci permette di immedesimarci nella protagonista, come accade nel leggere il libro.
Marianna, nella sua ribellione, è molto moderna in quanto non si lascia mettere da parte, ma sa lottare per affermare la sua volontà e i suoi desideri. E’ molto tenace e non si scoraggia facilmente e questo lato del suo carattere mi affascina.
Il libro, anche se è di piacevole lettura, ci fa riflettere sulla condizione delle donne e sulle grandi conquiste che hanno fatto nel tempo.

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