La struttura della Divina Commedia

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Testo

Appunti sulla struttura della Divina Commedia

La struttura è tutta fondata sul rapporto dell’uno e del tre, numeri perfetti a somiglianza di Dio, che è uno e trino.
Tre sono le cantiche, corrispondenti ai tre regni dell’oltretomba; 33 sono i canti di ciascuna cantica più uno di introduzione generale; ciascun canto è costituito da terzine che, legate l’una all’altra per lo stretto gioco delle rime, si chiudono in un solo verso che risponde alla rima seconda dell’ultima terzina e conchiude così tutta la serie.
L’Inferno è diviso i 3 parti: Incontinenza, Violenza, Frode, intervallate da tre zone speciali dove si trovano il Limbo, gli eretici, i Giganti ( custodi e dannati perché ribelli alla divinità).
Il Purgatorio ha 3 parti, Antipurgatorio, Purgatorio e Paradiso terrestre e purifica l’amore che ha in tre modi errato: per malo obietto, per poco o per troppo di vigore. Il Paradiso coi suoi nove cieli più uno, l’Empireo, che tutti li comprende, accoglie tre schiere di beati: i saeculares, gli attivi e i contemplativi.
Tre guide conducono e illuminano il poeta: Virgilio nell’Inferno e parte del Purgatorio, fino all’Eden; Beatrice, la donna amata dal poeta in gioventù e il cui ricordo lo ha distolto dal traviamento, fino all’Empireo, alla Rosa Celeste; san Bernardo mostra invece a Dante la gloria di Dio.
Il viaggio dura circa una settimana ed ha inizio la notte del Venerdì Santo, 8 aprile del 1300.
L’Inferno è una immensa voragine a forma di cono rovesciato situata sotto Gerusalemme; attraverso 9 cerchi si giunge al centro della terra , dove è confitto nel ghiaccio eterno Lucifero.
La Terra è al centro dell’universo e Dio nel punto più alto, mentre Lucifero nel punto più basso; l’uno tutto luce e sorgente di tutta la luce della vita; l’altro tutto buio e sorgente di tutto il buio e della morte. A richiamare la meta, unica, sola costante del viaggio, la parola stelle chiude l’ultimo canto di ogni cantica.
La costruzione è organica, geometrica, perfetta in ogni parte e si richiama alla concezione tolemaica dell’universo e per la visione teologica e filosofica alla Scolastica.
Agli antipodi di Gerusalemme, nell’emisfero sconosciuto agli uomini è il Purgatorio, collocato sulle pendici di un’altissima montagna, in cima alla quale è l’Eden.
I peccatori sono collocati in due parti distinte: nell’Antipurgatorio, in due balzi alla base della montagna, i meritevoli di salvezza che però sono stati scomunicati ed i negligenti (tardi nel pentirsi o morti di morte violenta). In una valletta si trovano i principi che per le cure terrene trascurarono i loro doveri verso i sudditi o verso se stessi.
Da lì si accede al Purgatorio vero e proprio, diviso in 7 cornici , quanti sono i peccati capitali: superbi, invidiosi, iracondi, accidiosi, avari e prodighi, golosi e lussuriosi. Ciascuna cornice è guidata da un angelo della virtù opposta.
Dall’Eden Dante ascende, guidato da Beatrice, fino all’Empireo, attraverso la Sfera del Fuoco.

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