La cognizione del dolore, Carlo Emilio Gadda

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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Testo

CARLO EMILIO GADDA
La Cognizione del dolore

Il romanzo incompiuto La cognizione del dolore è ambientato nell'immaginaria repubblica latino-americana del Maradagàl, appena uscita da una guerra col vicino Stato del Parapagàl. L'ambiente reale che traspare dalle pagine dell'opera è però, per molti versi, quello lombardo della Brianza, durante il tempo del fascismo. A sua volta il protagonista, l'hidalgo-ingegnere Gonzalo Pirobutirro, è, in parte, una proiezione della personalità dell'autore.
Affetto da una nevrosi, Gonzalo vive isolato in un ambiguo rapporto di amore-odio con la madre, da cui non sa staccarsi, ma alla quale rimprovera di aver sacrificato l'avvenire dei figli impegnando ogni avere nella costruzione di una villa, assurta a simbolo di prestigio sociale. Madre e figlio sono accomunati dalla "cognizione del dolore", ossia dall'esperienza di una profonda sofferenza. Essa deriva alla donna dalla morte di un figlio in guerra, a Gonzalo dal rifiuto e insieme dal desiderio di inserirsi nella società.
Nella rinuncia irosa al mondo banalmente felice degli "altri" e alle loro ottuse certezze, espressa da Gonzalo, come nell'ironia e nei feroci sarcasmi ricorrenti in Gadda, è ravvisabile la rabbia "privata" di un uomo che accoglie i principi borghesi ma si sente tradito dalla borghesia senza ideali dell'Italia fascista, nella quale non può riconoscersi. Analogamente contraddittorio è il rapporto con la letteratura (che Gadda coltiva sempre in modo intermittente alternandovi il suo lavoro di ingegnere) e con la scrittura letteraria, amata-odiata, negata e ricreata mediante un felice pastiche linguistico, trasgressivo ma profondamente influenzato dalla cultura umanistica.

LA TRAMA
L'ambiente del romanzo è una terra immaginaria situata in un Sudamerica altrettanto fantastico, il Maradagàl: il Paese si chiama Serruchon. Tuttavia le descrizioni e i riferimenti richiamano con molta evidenza un paesaggio familiare all'autore, la Brianza. La situazione politica del Paese presentato allude alle vicende della società italiana del primo dopoguerra, in procinto di essere dominata dal fascismo. Infatti il Paese è appena uscito da un sanguinoso conflitto, vive una crisi economica ed è invaso da nuovi potenti, aggressivi e violenti. Anche il protagonista, Gonzalo, ha caratteri fortemente autobiografici: come Gadda è un ingegnere, ha perso in guerra un fratello e vive un rapporto conflittuale (di amore-odio) con la madre. Egli vive in solitudine, desiderando solo per sé l'amore della madre e rifiutando tutte quelle iniziative e attività che invece legano la madre al mondo esterno. Ogni atto della madre, chiamata la "Signora", in favore dei deboli o dei poveri, viene inteso da Gonzalo come una prova di distacco e di allontanamento di lei. Gonzalo rifiuta anche la protezione di un'associazione potente e misteriosa che si assume il compito di vigilare e quindi di proteggere, ambiguamente, i cittadini ricchi. Il celato rancore di Gonzalo verso la madre esplode prima della conclusione della vicenda, quando, allontanatosi il figlio, la madre viene trovata ferita a morte, sola, nella sua villa. Il romanzo, incompiuto, si tronca senza chiarire chi sia il colpevole, e anzi lascia il lettore nel dubbio.

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