I Malavoglia, analisi del romanzo di Verga

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

Voto:

1 (2)
Download:1843
Data:31.10.2001
Numero di pagine:5
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
malavoglia-analisi-romanzo-verga_1.zip (Dimensione: 6.52 Kb)
trucheck.it_i-malavoglia,-analisi-del-romanzo-di-verga.doc     29 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

“I Malavoglia” analisi del romanzo di Verga

➢ Riassunto

Il romanzo è ambientato nel piccolo paese di Aci Trezza in Sicilia e narra la decadenza di una famiglia di pescatori: i Malavoglia, che lentamente perdono tutti i loro averi. La famiglia è composta da padron ‘Ntoni, il figlio Bastianazzo, sua moglie Maruzza e 5 nipoti: ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia.
Il declino inizia con la partenza per il militare di ‘Ntoni, il figlio maggiore di Bastianazzo.
La necessità di guadagno induce padron ‘Ntoni a comprare, senza poter pagare, una partita di lupini dallo zio Crocifisso, usuraio di mestiere. Questo sarebbe dovuto essere un buon affare ma si trasforma in una vera e propria tragedia: Bastianazzo, che pensava di vendere la merce a riporto, muore a causa di un naufragio e con lui vanno perduti i lupini e la Provvidenza.
Quest’ultima viene poi ritrovata e ‘Ntoni torna dal servizio militare. Egli ha poca voglia di lavorare e ciò che guadagna viene usato per riparare la Provvidenza, non potendo così ripagare il debito.
Dopo alcuni mesi la barca, rimessa a nuovo, ritorna in mare, padron ‘Ntoni riesce a guadagnare un buon gruzzolo di soldi ma nuove disgrazie incombono sui Malavoglia: Luca muore in battaglia.
Non potendo più pagare il debito, i Malavoglia devono lasciare la casa allo zio Crocifisso e vengono abbandonati da tutti: padron Cipolla non vuole più che suo figlio Brasi sposi Mena e la Zuppidda non vuole più dare la figlia Barbara a ‘Ntoni.
Ancora una volta però la famiglia alza la testa e vede riaffiorare sogni e speranze grazie a una pesca abbondante. Tuttavia Maruzza muore di colera e ‘Ntoni decide di partire nuovamente in cerca di ricchezza. I Malavoglia sono così costretti a vendere la Provvidenza e ad andare a lavorare sotto padrone.
L’avventuriero torna senza un soldo e senza voglia di lavorare, successivamente entra nel giro del contrabbando, ma durante una fuga accoltella una guardia e viene condannato a 5 anni di prigione. Lia, disonorata, scappa di casa e di lì a poco padron ‘Ntoni, ormai vecchio e malato, muore in ospedale. Gli unici “sopravissuti” alle disgrazie, Alessi che sposa la Nunziata riscattando anche la casa del nespolo e la Mena che va a vivere con loro, formano sulle ceneri della precedente, una nuova famiglia.

➢ La struttura narrativa

Il romanzo può essere diviso in due macrosequenze principali:

1° macrosequenza

La situazione iniziale vede la stabilità della famiglia Malavoglia, poi c’è la rottura dell’equilibrio rappresentata dalla partenza di ‘Ntoni e dal fallimento dell’affare dei lupini, affrontano varie peripezie, portano tentativi di miglioramento che portano alla rovina economica e morale: dopo la morte di Bastianazzo fa ritorno a casa ‘Ntoni e le cose sembrano andare meglio, anche se parte Luca, infatti, si parla di far sposare Mena e Brasi Cipolla, ma – ecco il colpo di scena – si viene a conoscenza della morte del soldato e, come se non bastasse, la famiglia deve lasciare la casa del nespolo. Poi tutto si ristabilizza, subito dopo però succede una sciagura in mare: il vecchio resta ferito, ma fortunatamente si riprende in fretta. C’è un altro periodo fortunato, ma viene interrotto dalla morte di Maruzza e dalla decisione del figlio maggiore di partire per la città.

2° macrosequenza

Nella seconda macrosequenza un momento di tensione è la vendita della Provvidenza, che per quella famiglia aveva rappresentato un punto di riferimento, così tutto pare non funzionare, e la situazione si consolida quando per guadagnare un po’ di soldi, nonno e nipote devono lavorare “a giornata”, ma ecco che ritorna ‘Ntoni, più povero di prima e con una visione più completa del mondo che lo circonda.
Di nuovo il tutto si stabilizza, anche se negativamente, ma capita che una notte don Michele, in cerca dei contrabbandieri, viene accoltellato da ‘Ntoni, che ormai è uno sfaticato buono solo a ubriacarsi, il quale viene arrestato, processato e messo in prigione. Come se non bastasse, Lia fugge da casa per la vergogna, e il vecchio cade in uno stato pietoso, a causa del dispiacere subito.
Quando poi tutto sembra perfetto nella nuova famiglia di Alessi, c’è un altro fatto imprevedibile: il rientro a casa di ‘Ntoni, che, pentito, fa una breve comparsa, per poi riprendere la strada all’alba.

nuclei narrativi

I Malavoglia, un romanzo pervaso dal primo all’ultimo momento di pessimismo, rappresentano l’aspetto dell’ Ottocento: se da un lato infatti il Romanticismo aveva imposto nella prima metà del secolo la sua filosofia basata su sogni e speranze, il Verismo analizza la realtà quotidiana nelle sue caratteristiche siano esse positive o negative, quasi a sottolineare che l’uomo non può nascondere il male che lo circonda ogni giorno.
I punti cardine di questo nuovo movimento sono fondamentalmente cinque:
1. Rifiuto del Romanticismo a causa della sua impostazione sentimentale e della sua negazione della realtà oggettiva
2. Utilizzo del metodo che esclude interventi diretti del narratore nel romanzo
3. Rifiuto del bello e ricerca del vero, sia esso piacevole o volgare
4. Impostazione scientifica della narrazione
5. Attraverso il romanzo si può seguire un metodo scientifico e porre le basi per la moderna sociologia

I Malavoglia sono la rappresentazione di un mondo rurale, chiuso e tradizionale in cui irrompe prepotentemente il progresso. Questo riesce a sconvolgere i collaudati sistemi sociali, fa sorgere nuove figure come Don Silvestro che raggiungono la ricchezza e il successo sociale con metodi moralmente disprezzabili. Allo stesso tempo però, figure legate al lavoro, all’onestà e ad altri valori tradizionali decadono irrimediabilmente.
La città, in questo mondo dove di generazione in generazione i ruoli sociali sono già fissati, è vista come un luogo ostile, dallo scarso ideale morale e che porta senza scampo al peccato di voler cambiare la propria posizione sociale e quindi alla negazione della propria natura, di pescatore, nel caso dei Malavoglia.

➢ Personaggio principale

PADRON ‘NTONI:

Umile pescatore siciliano, patriarca onesto e laborioso, piccolo, sentimento che lo sorregge e che egli comunica agli altri finché ha forza e autorità. Uomo scarso di parole abituato ad esprimersi con motti e proverbi. Egli ha influito su tutti i famigliari, sulla nuora, sui nipoti, dove troviamo i proverbi prima sentiti pronunciare dal vecchio.
Da un lato emerge la saggezza del nonno, che ha una visione statica della gerarchia sociale, dall’altro l’irrequietudine del nipote alla ricerca della libertà e del guadagno fuori dal mondo di Acitrezza.
Padron ‘Ntoni rappresenta il tema dell’attaccamento alla tradizione perché non vede nulla di strano nella loro misera esistenza, fatta di lavoro, ma anche di piccole soddisfazioni, come il vedere qualcuno che ti aspetta sulla riva alla fine della giornata e scaldarsi poi davanti al fuoco, perché è sempre stato così, come la casa del nespolo e la Provvidenza sono sempre appartenute alla famiglia Malavoglia. Suo nipote (‘Ntoni), invece, non tollera di dovere faticare per poi vedere i frutti del suo lavoro sparire immediatamente per pagare un debito, senza avere nemmeno il tempo di goderseli all’altro e si vede così costretto a fare il pescatore, perché quello era il lavoro di suo padre. A sentirlo parlare di andare in città, padron ‘Ntoni prova un grande dispiacere, perché la sua massima aspirazione è di poter morire nel luogo in cui è nato, e non riesce a concepire una vita al di fuori del villaggio, perché abbandonare la propria casa significa “schiudere il pugno” e provocare la propria rovina

Esempio