Boccaccio: Vita, Opere importanti, Decameron

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Testo

Boccaccio

Giovanni Boccaccio nasce fra il giugno e il luglio 1313 a Certaldo o a Firenze , dal ricco mercante Boccaccino di Chelino.E' un figlio illeggittimo , ma il padre lo riconosce e gli fa compiere i primi studi nella propria casa a Firenze ,sotto la guida del maestro Giovanni di Domenico Mazzuoli da Strada .
Da lui apprende il culto di Dante cui resterа fedele per tutta la vita.Poi viene avviato alla mercatura.
Nel 1327 segue il padre a Napoli.Boccaccino era un "socio" del banchiere Bardi.
Giovanni sta al banco e impara a conoscere direttamente la varia vita ,tuttavia non ha alcuna inclinazione per la mercatura e per il lavoro di banchiere , e allora il padre lo indirizza agli studi di diritto canonico.
All'universitа segure per due anni le lezioni di Cino da Pistoia.
Ben presto Giovanni cominia a frequentare la corte angioina e a occuparsi di letteratura , scrivendo sia in latino sia,sopratutto,in volgare.
E' un'autodidatta appassionato edentusiasta.Si crea un mito lettrario, secondo la tradizione cortese e stilnovista :quello dell'amore per Fiammetta, presunta figlia di Roberto d'Angiт.Si inventa altresм una sorta di autobiografia ideale ,anch'essa funzionale a questo mito.
Finita la collaborazione con i Bardi da parte di Bocaccino ,la famiglia rientra a Firenze nel 1340-41.A Firenze ,Boccacio,и senza un'occupazione stabile ,e cerca invano una sistemazione dapprima a Ravenna ,presso i da Polenta,poi a Forlм,persso Francesco Ordelaffi,
Intanto si inserisce nella vita culturale cittadina, e compone due opere in cui и evidente la lezione di Dante:la COMMEDIA DELLE NINFE, e L'AMOROSA VISIONE.
Subito dopo compone l'ELEGIA DI MADONNA FIAMMETTA e il NINFALE FISOLANO.
Nel 1348 и a Firenze durante la peste ,che uccide il padre e la matrigna Bice,nonchи letterati suoi amici.
L'anno successivo comincia a comporre il DECAMERON ,finito nel 1351.
Nel 1350 и inviato dal Comune di Firenze a Ravenna per consegnare alla figlia di Dante, suor Beatrice,10 fiorini d'oro.In ottobre,incontra per la prima volta Petrarca.
Nel 1353 scrive una lettera a Petrarca deprecando la sua decisione di stabilirsi a Milano presso i Visconti,nemici di Firenze e delle libertа repubblicane.
Nel 1355 compie un viaggio a Napoli con la speranza di essere nominato segratario regio.Vista la Biblioteca di Montecassino per cercare e trascrivere codici antichi.IN questo anno muore, con suo grande dolore, la piccola Violante ,la piщ amata fra i figli.
Nel 1361 in seguito a sfortunate vicende politiche ,vende al fratellastro Iacopo la casa fiorentina e si trasferisce a Certaldo.Comincia a scrivere DE MULIERIBUS CLARIS.
nel 1363 rientra da Napoli a Firenze ,incontra nuovamente Petrarca a Venezia,lavora a GENEALOGIA DEORUM GENTILIUM.Comincia a scrivere il CORBACCIO.
Dal 1365 al 1373 continua a girare per l'Italia rivestendo diversi incarichi importanti.
Nel 1374 verso la fine di gennaio cessa le sue letture dantesche e torna a Certaldo .
E' ammalato di scabbia.ha febbri alte e probabilmente anche una forma di idropisia.
La morte di Petrarca provoca la sua commossa reazione in versi .Lavora alla GENEALOGIA DEORUM GENTILIUM e corregge il BUCCOLICUM CARMEN.
Muore a Certaldo il 21 dicembre del 1375.

Le opere piщ importanti

Filocolo:la storia narra di una fanciulla,Bianciofiore,il cui padre и stato ucciso dai Saraceni spagnoli di re Felice.La madre viene accolta dal re Felice nel suo seguito , ma muore dando alla luce Bianciofiore.Nello stesso giorno nasce Florio,figlio del re.
I due bambini crescono insieme ,insieme legono l'Ars amandi di Ovidio, finchи si innamorano.
L'amore и perт ostacolato dal re ,che dapprima allontana Florio e poi vende la fanciulla ad alcuni mercanti che la cedono all'ammiraglio di Alessandria.Florio tuttavia resta fedele al proprio amore,resistendo anche alla seduzione di due donzelle.Comincia, a questo punto,anzi,la sua "fatica d'amore":egli assume il nome di Filocolo,si trasforma in pellegrino d'amore e dа inizio alla sua "quete",a una ricerca della donna amata che lo porta in Italia, a Napoli.Qui partecipa al gioco delle "questioni d'amore"diretto da Fiammetta:una brigata di giovani discute tredici questioni d'amore.
Giunto infine ad Alessandria,Florio si introduce nella torre dove sta chiusa Bianciofiore ma viene scoperto e sarebbe condannato a morte con la ragazza se non venisse alla luce che l'ammiraglio altri non и che lo zio di Florio.I due possono sposarsi.
Alla formazione di Florio manca l'atto finale , la conversione, :i due sposi prendono il battesimo a Roma.Ormai cristiano, Florio fa sapere al padre, il re Felice,che tornerа da lui solo se si convertirа.In effetti anche Felice, prima di morire ,si converte e Florio,alla sua morte, viene incoronato re.

La commedia delle Ninfe fiorentine:il pastore Ameto ,ancora grossolano e rozzo, incontra sette ninfe e si innamora di una di loro ,Lia.Nel giorno della festa di Venere ,le sette ninfe si riuniscono intorno ad Ameto e racontano a turno le loro storie d'amore.
Alla fine delle sette narrazioni,dopo un bagno purificatore, Ameto si и trasformato e ingentilito e puo' comprendere la loro nascosta veritа allegorica:le sette ninfe rappresentano le quattro virtщ cardinali e le tre teologali e attraverso il loro insegnamento l'uomo puт arrivare a conoscere Dio.

Il Ninfale fiesolano :il giovane pastore Africo scopre di nascosto,fra le ninfe, la quindicenne Mensola e se ne innamora.Invano il padre cerca di distoglierlo da questa passione ,ricordandogli la vendicativitа di Diana, a cui le ninfe sono consacrate.
Eglio continua a cercarla nei campi e nelle foreste ,inseguendola senza poterla raggiungere.Allora, per consiglio di Venere, si traveste da ragazza e riesce a mescolarsi fra le ninfe al bagno e a possedere con la forza Mensola.La ninfa, anche se sente tenerezza per Africo,и disperata per aver disobbedito agli ordini di Diana.Ciт non le impedisce di avere un altro incontra d'amore con Africo.A questo punto,perт,prevale nella ragazza ,che ancora non sa di essere rimasta incinta,il senso di colpa:Mensola si rifiuta di vedere ancora Africo,il quale,disperato,dopo un mese di solitudine e di angoscia,si uccide.Il suo cadavere cade nel fiume che da lui prenderа il nome di Africo.Intanto Mensola assiste con ingenuo stupore alla crescita del proprio ventre ,e si confessa alla ninfa Sinidecchia che la consiglia di tenere nascosto il proprio stato.Ma,subito dopo il parto,viene sorpresa da Diana ,che per punizione la trasforma nel rivo che la ragazza sta attraversando per fuggire e che ne prenderа il nome.Il bambino,Pruneo,verrа allevato dai genitori di Africo e ,divenuto adulto,si porrа al servizio di Attalante che fonderа Fiesole e libererа le ninfe dalle leggi di Diana subordinandole a quelle di Venere.

L'Elegia di Madonna Fiammetta:Fiammetta ha amato Panfilo,pure essendo sposata.Invano la nutrice ha tentato di distoglierla da questo amore,cominciato in chiesa.Panfilo deve partire da Napoli ,ove il racconto и ambintato per Firenze.Ha promesso che sarebbe tornato dopo quattro mesi.Ma giа prima della partenza Fiammetta ha avuto il presentimento della sventura che sta per accaderle .Trascorso il tempo prefissato,Fiammetta non ha alcuna notizia del giovane,finchи,dopo qualche tempo,viene a conoscenza,pur fra notizie contrastanti, del suo tradimento.L'angoscia della protagonista и raddoppiata dal fatto che non и manifestabile:deve fingere con il marito,il quale si adopera,credendola ammalata,per curarla.Fiammetta giunge a tentare il suicidio, ma viene salvata.Non le restano che una severa meditazione sulla propria vita e la coscienza,stoicamente orgogliosa,di una sorta di primato nella sfortuna.
IL Decameron

Boccaccio cominciт a scrivere il Decameron subito dopo la fine della peste che colpм Firenze dalla primavera all'autunno dell'anno 1348.
Il titolo Decameron vul dire "dieci giornate".Viene dal greco ,come diversi altri titoli di Boccaccio:deca significa "dieci",mentre meron deriva da emeron,forma plurale di emera,che significa "giorno".
In testa all'opera compare la seguente indicazione:Il riferimento a Galeotto,in cui si avverte l'eco d un passo della Commedia,introduce il tema dell'amore e delle donne.
Dopo il Proemio,in cui l'autore si rivolge alle donne per dedicare loro l'opera,comincia la Prima giornata.Essa и introdotta da una rubrica in cui se ne sintetiza il tema.
Abbiamo cosм,in totale,dieci rubriche di giornate e cento rubriche di novelle.
Per quanto riguarda poi il numero di cento,considerato un numero pefetto,puт avere influito anche l'esempio della Commedia,formata da cento canti.
Nel complesso,l'opera risulta perciт strutturata a trea livelli.Il primo и costituito da una sorta di "super-cornice",in cui protagonista e narratoreи l'autore che espone,all' inizio,al centro e alla fine del libro,le proprie opinioni.Esso inquadra la "cornice"vera e propria,in cui protagonisti e narratorisono invece i dieci novellatori.A sua volta poi la "cornice" serve da contenitore delle cento novelle ,in cui i protagonisti sono i personaggi delle trame narrate.
I dieci giovani decidono di recarsi per qualche giorno fuori della cittа e di trascorrere il tempo passeggiando,cantando,scherzando e raccontando novelle.
A prendere la decisione sono anzitutto sette donne,di etа compresa fra i diciotto e i ventotto anni ,incontratesi nella chiesa di Santa Maria Novella mentre infuria la pestilenza;a esse si uniscono tre giovani,loro amici,capitati poco dopo nella stessa chiesa.Si tratta di Pampinea,la piu' saggia e matura,che per prima fa la prorposta , e poi di Elissa,Lauretta,Neifile,Fiammetta,Filomena,Emilia;e di Panfilo,Filostrato,Dioneo.
I dieci giovani si recano in un luogo almeno a due miglia dalla cittа,in un bel palazzo con un magnifico giardino.Vi arrivano un mercoledм mattina e restano fuori cittа per due settimane.Decidono di eleggere ogni giorno un re o una regina in modo che tutti,a turno,possano ricoprire questo ruolo.
Sta al re o alla regina decidere l'organizzazione della giornata e l'argomento delle novelle,che quindi cambierа ogni giorno.Alla fine di ogni giornata,uno dei novellieri canterа una canzone.
Vi sono perт delle eccezioni:resta senza argomento perciso non solo la Prima giornata,ma anche la Nona.Dioneo,unico della brigata, si sottrarrа all' ordine casuale con cui prendono la parola i vari novellatori;e parlerа sempre per ultimo,tranne che nella Prima giornata.
La brigata non resta sempre nello stesso posto.Dopo due giornate di novelle e due di riposo, la mattina del quinto giorno si trasferisce in un altro bello e ricco ,dove resterа sino alla fine.Fra questi quattordici giorni solo dieci perт sono impegnati nelle novelle:infatti il novellare viene interrotto due volte per due giorni consecutivi,il venerdм ,giorno sacro della passione di Cristo,e il sabato ,dedicato all'igene e al riposo.

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