Materie: | Versione |
Categoria: | Latino |
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Numero di pagine: | 1 |
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Testo
Filemone e Bauci
Vivebant olim in Phrygia Philemo et Baucis, pius, vir et pia femina. Imparva casa habitabant, tamen fortuna sua contenti erant. Saepe Philemo feminae : « Oremus et laboremus » dicebat « ut deos delectemus et Iovis numen nobis prosit ! ». Saepe deis inmolabant et rursus atque iterum orabant ut mala vitarent. Aliquando duo ignoti viri sub vesperund casae appropinquaverunt et virum feminamque oraverunt : « Cenam hospitiumque parate nobis ; nam propinqui vici agricolae nos propulsaverunt ». Tum Bauci libenter parvam cenam paravit ut vires reficerentur, et Philemo lignas sellas apportavit.
da Ovidio.
Traduzione
Filemone Bauci, uomo pio e donna religiosa un tempo vivevano a Frigia. Abitavano in una piccola capanna tuttavia per sua fortuna erano contenti. Spesso la donna Filemone diceva: preghiamo e lavoriamo affinché rallegriamo gli dei e la potenza divina di Giove giovò a noi. Spesso gli dei immolavano e di nuovo e di nuovo pregavano affinché evitassero i mali. Un giorno due ignoti uomini sotto la sera si avvicinarono verso casa e l’uomo e la donna pregavano: “La cena e l’ospitalità a noi preparata; infatti i contadini del vicino villaggio ci respinsero”. Allora Bauci preparò volentieri una piccola cena affinché rinfrancassero gli uomi e Filemone portò le sedie di legno
da Ovidio.