La Ferocia Di Silla

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Testo

La ferocia di Silla - Orosio
Sulla, post Portae Collinae pugnam contra Marianos, urbem victor intravit et multos homines inermes set securos, qui se per legatos dederant, contra ius divinum interfecit. Non solum Mariani adversarii sed multi innocentes sed etiam ipsius Sullanae partis vitam amiserunt. Ita liberae per urbem caedes accidebant et percussores sollicitati vel ira vel praedae cupiditate passim errabant novas neces quaerentes. Igitur omnes aperte improbabant quod singuli timebant; tunc Q. Catulus palam Sullae dixit: “Cum quibus civibus tandem vivemus, si in bello armatus, in pace inermes viros occidimus?”. Tunc Sulla primum infamem tabulam proscritionis induxit.
Silla, dopo la battaglia contro i Mariani a Porta Collina, entrò vigoroso nella città e uccise, contro la volontà degli dei, molti uomini inermi e tranquilli, che per mezzo degli ambasciatori si erano consegnati. Persero la vita non solo i nemici Mariani, ma molti innocenti e anche persone della stessa fazione di Silla. Così accadevano stragi senza ritegno per la città e gli assassini, spinti sia dalla rabbia che dal desiderio di bottini, vagavano dappertutto cercando di compiere nuovi delitti. Così tutti approvavano apertamente ciò che temevano singolarmente; allora Quinto Catullo parlò di Silla apertamente: “Insomma, con quali cittadini viviamo se uccidiamo in guerra gli uomini armati e in pace gli uomini inermi?”. Allora Silla per la prima volta introdusse la tavola di proscrizione.

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