Catullo Carme 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89

Materie:Versione
Categoria:Latino

Voto:

1.5 (2)
Download:2178
Data:03.01.2007
Numero di pagine:4
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
catullo-carme-80-81-82-83-84-85-86-87-88-89_1.zip (Dimensione: 7.03 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_catullo-carme-80,-81,-82,-83,-84,-85,-86,-87,-88,-89.doc     34 Kb


Testo

CARME 80
Quid dicam, Gelli, quare rosea ista labella hiberna fiant candidiora nive, mane domo cum exis et cum te octava quiete e molli longo suscitat hora die? nescio quid certe est: an vere fama susurrat grandia te medii tenta vorare viri? sic certe est: clamant Victoris rupta miselli ilia, et emulso labra notata sero.
TRADUZIONE:
Che dire, Gellio, che questi rosee labbruccia diventino più candidi della neve invernale, quando al mattino esci e quando l'ottava ora nel lungo giorno ti sveglia dal morbido riposo? Certo è un non so che: o davvero la fama sussurra che tu divori gli enormi manici d'un mezzo uomo? Certo è così: lo proclamano i fianchi rotti di Vittore il poveretto, e le labbra segnate dal siero pompato.

CARME 81
Nemone in tanto potuit populo esse, Iuventi, bellus homo, quem tu diligere inciperes. praeterquam iste tuus moribunda ab sede Pisauri hospes inaurata palladior statua, qui tibi nunc cordi est, quem tu praeponere nobis audes, et nescis quod facinus facias?
TRADUZIONE:
Nessuno bell'uomo forse fra tanta gente potè, Giovenzio, esserci, che tu cominciassi ad amare. Eccetto questo tuo ospite dalla moribonda sede di Pesaro più pallido d'una statua indorata, che ora ti sta a cuore, che tu osi preferire a noi, e non sai che impresa fai?

CARME 82
Quinti, si tibi vis oculos debere Catullum aut aliud si quid carius est oculis, eripere ei noli, multo quod carius illi est oculis seu quid carius est oculis.
TRADUZIONE:
Quinzio, se vuoi che Catullo ti debba gli occhi o altro se c'è qualcosa più caro degli occhi, non strappargli, quello che per lui è più caro degli occhi o quello che è più caro degli occhi.

CARME 83
Lesbia mi praesente viro mala plurima dicit: haec illi fatuo maxima laetitia est. mule, nihil sentis? si nostri oblita taceret, sana esset: nunc quod gannit et obloquitur, non solum meminit, sed, quae multo acrior est res, irata est. hoc est, uritur et loquitur.
TRADUZIONE:
Lesbia di me, presente il marito, dice moltissimo male: questo per quello scemo è massima gioia. Mulo, senti nulla? Se dimentica di noi tacesse, sarebbe sana: ora poiché sbraita e insulta, non solo ricorda, ma, e la cosa è molto più grave, è adirata. Cioè, brucia e parla.

CARME 84
Chommoda dicebat, si quando commoda velletdicere, et insidias Arrius hinsidias,et tum mirifice sperabat se esse locutum,cum quantum poterat dixerat hinsidias.credo, sic mater, sic liber avunculus eius.sic maternus avus dixerat atque avia.hoc misso in Syriam requierant omnibus auresaudibant eadem haec leniter et leviter, [omoteleuto]nec sibi postilla metuebant talia verba,cum subito affertur nuntius horribilis,Ionios fluctus, postquam illuc Arrius isset,iam non Ionios esse sed Hionios.
TRADUZIONE:
"Homoda" diceva Arrio, se mai volesse dire"comoda" e Per "insidie" "hinsidie",e davvero sperava d'aver parlato magnificamente,quando aveva detto più che poteva "hinsidie".Lo credo, così la madre, così suo zio materno libero.Così aveva parlato il nonno materno e la nonna.Inviato costui in Siria a tutti le orecchie riposaronosentivan queste stesse cose in modo liscio e lieve,né tali parole temevano per sé in seguito,quando all'improvviso giunge una notizia terrificante,il mare Ionio, dopo che Arrio era andato là,non era più Ionio, ma "Ionio".

CARME 85
Odi et amo. quare id faciam, fortasse requiris.nescio, sed fieri sentio et excrucior.
TRADUZIONE:
Odio ed amo. Forse mi chiedi come ciò sia possibilie. Non so, ma lo sento accadere e mi torturo.

CARME 86
Quintia formosa est multis. mihi candida, longa,recta est: haec ego sic singula confiteor.totum illud formosa nego: nam nulla venustas,nulla in tam magno est corpore mica salis.Lesbia formosa est, quae cum pulcerrima tota est,tum omnibus una omnis surripuit Veneres.
TRADUZIONE:
Quinzia per molti è formosa. Per me è candida, slanciata,dritta: queste cose io le dichiaro una per una.Tutto quel formosa lo nego: nessun garbo,nessun briciolo di sale in quel gran corpo.Lesbia è formosa, ma è sia bellissima tutta,sia unica a tutte ha sottratto tutte le Grazie.

CARME 87
Nulla potest mulier tantum se dicere amatamvere, quantum a me Lesbia amata mea est.nulla fides ullo fuit umquam foedere tanta,quanta in amore tuo ex parte reperta mea est.
TRADUZIONE:
Nessuna donna può dirsi tanto amatadavvero, quanto la mia Lesbia è stata amata da me.Nessuna lealtà fu mai tanta per alcun patto,quanta fu trovata nel tuo amore da parte mia.

CARME 88
Quid facit is, Gelli, qui cum matre atque sororeprurit, et abiectis pervigilat tunicis?quid facit is, patruum qui non sinit esse maritum?ecquid scis quantum suscipiat sceleris?suscipit, o Gelli, quantum non ultima Tethysnec genitor Nympharum abluit Oceanus:nam nihil est quicquam sceleris, quo prodeat ultra,non si demisso se ipse voret capite.
TRADUZIONE:
Cosa fa quel tale, Gellio, , che sente prurito con madre e sorella, e, buttati via i vestiti, fa la ronda?Cosa fa quel tale, che non lascia che lo zio faccia il marito?Sai che grave delitto combina mai?Combina, o Gellio, quanto la lontana Tetiné Oceano, padre delle Ninfe, mai lavò:per me non c'è nessun delitto, che lo superi,nemmeno se, chinata la testa, lui stesso si divorasse.

CARME 89
Gellius est tenuis: quid ni? cui tam bona matertamque valens vivat tamque venusta sorortamque bonus patruus tamque omnia plena puelliscognatis, quare is desinat esse macer?qui ut nihil attingat, nisi quod fas tangere non est,quantumvis quare sit macer invenies.
TRADUZIONE:
Gellio è gracile: perché no? Ma gli viva la madretanto buona e valida e la sorella così carina,lo zio così buono e tutto così pieno di ragazzeparenti, perché egli smetterebbe di esser magro?Anche se non toccasse nulla, se non quello che non è lecito toccare,quanto mai scoprirai perché sia magro.

Esempio