Catullo

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Testo

I. A chi dono…
A chi dono un simpatico nuovo libretto
Appena ripulito con secca pomice?
Cornelio, a te: tu difatti solevi
pensare valer qualcosa le mie cosucce
giа allora, quando hai osato unico degli Italici
spiegare tutta la storia con tre libri
dotti, per Giove, e complessi.
Dunque tieniti quanto piщ questo di libretto
quale che sia; ma lui, o vergine patrona,
duri perenne piщ di un secolo.
Simpatica dedica amicale in cui Catullo con raffinata eleganza contrappone alla ponderosa e colta produzione di Cornelio le proprie "cosucce-nugae", che aspirano, grazie alla Musa, ad un perenne ricordo letterario (Fabia).
Metro falecio: si compone di cinque piedi. Il primo puт essere trocheo, spondeo, giambo; il secondo и dattilo; gli altri tre sono trochei.
Cornelio Nepote ( ca. 99-24 a. C.), nativo della Gallia Cisalpina (Pavia ?), fu autore di narrazioni storiche, imperniate spesso sugli uomini illustri.
Vergine patrona: si intende la Musa oppure Minerva, dea della Sapienza.

II. Il passero, delizia della mia ragazza…
Il passero, delizia della mia ragazza,
con cui suole giocare, e tenerlo in seno,
ed a lui bramoso dare la punta del dito
ed eccitare focosi morsi,
quando alla mia splendida malinconia
piace scherzare a non so che di caro
e piccolo sollievo del suo dolore,
credo perchй allora s'acquieti il forte ardore:
teco potessi come lei giocare
ed alleviare le tristi pene del cuore!
Grazia, raffinatezza, gioco amoroso, ingenuitа quasi infantile sono caratteri peculiari di un dolce slancio adolescenziale sempre sognante (Beatrice).
Metro falecio: si compone di cinque piedi. Il primo puт essere trocheo, spondeo, giambo; il secondo и dattilo; gli altri tre sono trochei.

IIb. Tanto gradito…
Tanto gradito mi и quanto dicono lo fosse stata
per la ragazza veloce la mela doraticcia,
che sciolse la cintura a lungo legata
Fascinoso come un gioiello, fugace come fatata visione ha la bellezza di un reperto: mutilo sм…, ma multicolore (Paola).
Metro falecio: si compone di cinque piedi. Il primo puт essere trocheo, spondeo, giambo; il secondo и dattilo; gli altri tre sono trochei.
Ragazza veloce: si menziona il mito di Atalanta. Era una giovane velocissima nella corsa. Sfidava alla corsa tutti i pretendenti, che dopo aver vinto uccideva. Solo Ippomene, lascando cadere delle mele d'oro nella corsa, invogliт la ragazza a fermarsi ed a raccoglierle. Atalanta cosм si sposт.

III. Piangete
Piangete, o Veneri e Cupidi,
e quanto c'и di uomini piщ belli:
il passero della mia ragazza и morto,
il passero, delizia della mia ragazza,
che lei amava piщ dei suoi occhi.
Era dolcissimo e la riconosceva proprio
cosм bene come una ragazza la sua mamma,
e non si muoveva dal suo grembo,
ma saltellando attorno or qua or lа
sempre verso la sola padrona pigolava.
Ma lui adesso va per strada tenebrosa
lа, dove dicono nessuno ritorni.
Ma siate maledette voi, malvage tenebre
dell'Orco, che divorate tutte le beltа:
Un passero cosм bello mi toglieste,
o brutta sorte! O passer poverino!
Ora per opera tua alla mia ragazza
piangendo un po' gonfi s'arrossano gli occhietti
Dentro il nido c'и una tragedia e ancora un gioco: di occhi, di piccoli gesti, di segni impercettibili, ma coinvolgenti. Fascinosa vocalitа e dolce melodia accompagnano ritmici e suadenti singulti (Giuseppe).
Metro falecio: si compone di cinque piedi. Il primo puт essere trocheo, spondeo, giambo; il secondo и dattilo; gli altri tre sono trochei.
Cupidi: si tratta del figlio di Venere, chiamato anche Cupido-Amore.
Orco: divinitа degli Inferi, qui designa l'Oltretomba stessa.

IV. La barchetta
Quella barchetta, che vedete, amici,
dice d'esser stata la piщ veloce delle navi,
nй la foga di nessuna tavola natante
potи sorpassarla, sia ci fosse bisogno di volare
con remetti che con la vela.
E questo nega di negarlo il litorale del minaccioso
Adriatico o le isole Cicladi
la nobile Rodi e la selvaggia Tracia,
la Propontide o la truce baia pontica,
dove costei, in seguito barchetta, ma prima
fu selva chiomata; sul giogo Citonio
spesso, parlando la chioma, lanciт un sibilo.
Anche nella pontica Amastri, Citore produttor di bosso,
la barchetta dice che questo ti fu e ti и
notissimo: afferma che si innalzт sulla tua cima,
da ceppo antichissimo,
inzuppт nella tua acqua i remetti,
e di lм per tante onde indomabili
portт il padrone, sia che un'aura sinistra
o destra chiamasse, sia che Giove favorevole
insieme battesse su entrambe le scotte;
e da lei non fu fatto al cun voto agli dei
litorali, quando venne dall'ultimo
mare fino a questo limpido lago.
Ma queste furon cose di prima: ora invecchia
in solitaria quiete e si consacra a te,
gemello Castore e gemello di Castore.
Da semplice oggetto la barchetta-phaselus viene trasfigurata con dotta e raffinata eleganza di gusto greco in un mitico simbolo di tanto fantastica, quanto improbabile avventura (Luca).
Trimetro giambico: si compone di sei giambi.
Propontide: si tratta del Mar di Marmara.
Baia pontica: и il Mar Nero.
Barchetta: si tratta forse di un ex-voto, che racconta la sua storia. Tale finzione letteraria и attestata da epigrammi greci in cui gli oggetti, quali personaggi, raccontano loro vicende.
Citore: monte della Turchia
Castore e Polluce, due divini gemelli, considerati protettori dei naviganti.

V. Viviamo
Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,
i brontolii dei vecchi troppo seri
valutiamoli tutti un soldo!
I soli posson tramontare e ritornare:
per noi, quando una volta la breve luce tramonti,
c'и un'unica perpetua notte da dormire.
Dammi mille baci, poi cento,
poi mille altri, poi ancora cento,
poi sempre altri mille, poi cento.
Poi, quando ne avrem fatti molte migliaia,
li mescoleremo, per non sapere,
o perchй nessun malvagio possa invidiarli,
sapendo esserci tanti baci.
Ha il sapore di una inebriante rivincita sul quotidiano: i due "noi" volteggiano in un nostalgico turbinio di baci: il folle sogno di un momento, che si vuole, caparbiamente, contro tutti, ma assolutamente eternare (Nicola) .
Metro falecio: si compone di cinque piedi. Il primo puт essere trocheo, spondeo, giambo; il secondo и dattilo; gli altri tre sono trochei.

VI. Flavio
Flavio, le tue delizie a Catullo,
se non fossero sgarbate ed ineleganti,
vorresti dirle nй potresti tacere.
Proprio non so che di febbricitante
baldracca ami: ci si vergogna a confessarlo.
Che tu, in notti non vedove, scopi
lo grida la camera per nulla tacita,
fragrante di ghirlande e olivo estivo,
pure il cuscino anche e questo e quello
strofinмo, e lo scricchiolмт ed il dondolмo
agitato del letto tremolante.
Su tali cose prevale il nulla tacere.
Perchй? Non mostreresti fianchi cosм fottuti,
se tu non facessi un che di sconcezze.
Perciт, qualsiasi cosa abbia di buono e di male,
diccelo. Voglio te ed i tuoi amori
con garbato verso gridare al cielo.
Metro falecio: si compone di cinque piedi. Il primo puт essere trocheo, spondeo, giambo; il secondo и dattilo; gli altri tre sono trochei.

VII. Chiedi quanti
Chiedi quanti tuoi baciamenti, Lesbia,
mi sian sufficienti e di piщ.
Quanto grande il numero di sabbia libica
giace nella Cirene produttrice di laserpizio
tra l'oracolo dell'infuocato Giove
ed il sacro sepolcro dell'antico Batto;
o qunte stelle, quando la notte tace,
vedono i furtivi amori degli uomini:
che tu baci con altrettanti baci
и sufficiente e di piщ per il pazzo Catullo,
e che i curiosi non possano contare
nй gettare il malocchio con mala lingua.
Metro falecio: si compone di cinque piedi. Il primo puт essere trocheo, spondeo, giambo; il secondo и dattilo; gli altri tre sono trochei.
L'oracolo dell'infuocato Giove: si tratta della divinitа egiziana venerata in un'oasi al confine di Libia ed Egitto.
Batto: primo re, fondatore di Cirene.

VIII. Misero Catullo
Misero Catullo, smetti di impazzire,
e ciт che vedi esser perso consideralo perduto.
Un tempo ti rifulsero candidi soli,
quando vagavi dove guidava una ragazza
da noi amata quanto nessuna sarа amata.
Lм, quando si compivan quei tanti giochi,
che tu volevi nи lei non voleva,
davvero ti rifulsero candidi soli.
Ora lei non vuol piщ: tu pure impotente non volere,
non inseguire chi fugge, non viver misero,
ma sopporta con mente ostinata, resisti.
Addio ragazza, ormai Catullo resiste,
non ti cercherа nй, restia, ti pregherа.
Ma tu soffrirai, quando senza valore sarai pregata.
Malvagia, guai a te, che vita ti rimane?
Chi ora ti avvicinerа? A chi sembrerai carina?
Chi ora amerai? Di chi dirai di essere?
Chi bacerai? A chi morderai la boccuccia?
Ma tu, Catullo, ostinato resisti.
Trimetro giambico ipponatteo: il primo piede puт essere spondeo, dattilo o anapesto, il secondo ed il quarto un tribraco, il terzo un dattilo o uno spondeo.

IX. Veranio
Veranio, che per me tra tutti i miei
amici ne superi mille trecento,
sei giunto a casa dai tuoi penati,
dai fratelli unanimi e la vecchia madre?
Sei giunto, o belle notizie per me!
Ti rivedrт incolume e ti sentirт narrare
i luoghi degli Iberi, le imprese, i popoli,
come и tuo stile, agrappandomi al dolce
collo bacerт il volto e gli occhi.
Oh quanto c'и di uomini piщ felici,
cosa c'и di piщ allegro e felice di me?
Metro falecio: si compone di cinque piedi. Il primo puт essere trocheo, spondeo, giambo; il secondo и dattilo; gli altri tre sono trochei.
Veranio: si ritrova anche nei carmi 12, 28, 47 insieme con Fabullo
Iberi: con Fabullo era stato in Spagna (Iberia)( carme 12) al seguito di qualche governatore.

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