Chiusura anticipata delle discotesche

Materie:	Tema
Categoria:	Italiano
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Data:	31.10.2007
Numero di pagine:	2
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BATTISTI ROBERTA
TESTO ARGOMENTATIVO:

CHIUSURA ANTICIPATA DELLE DISCOTECHE
Le discoteche del giorno d’oggi non sono più come una volta. Sono cambiate in maniera radicale partendo dal tipo di musica fino ad arrivare agli orari di apertura e chiusura. Infatti esse aprono più tardi rispetto ad una volta e di conseguenza, chiudono in orari molto inoltrati nella notte. A causa di questo, molti abitanti della zona spesso si lamentano della musica troppo alta che li disturba la notte o delle strade molto affollate ad una certa ora della notte .
Inoltre il “problema” che le discoteche chiudano così tardi si ripercuote sulle famiglie dei ragazzi che vanno in discoteca e in quanto genitori, essi devono andare a prendere i figli, ciò può creare disagi poichè questi devono usare l’automobile in un orario non a loro favorevole.
C’è però da dire che le discoteche aprono tardi anche per problemi pratici da parte dei frequentatori, poiché alcuni di essi, arrivando a casa tardi dal lavoro arrivano tardi al luogo desiderato, perlopiù se questo è distante dalla loro abitazione, qualora lo vogliano, e se esse chiudessero prima, queste persone non ne sarebbero affatto soddisfatte.
È anche vero che chiudendo dopo, dai locali da ballo esce gente molto eccitata ma anche stanca e quindi possono accadere incidenti. Ma se le discoteche chiudessero prima, una volta usciti alle 2.00 a causa di questa sottospecie di "coprifuoco" tutto farebbero i giovani tranne che andare a casa. Dobbiamo essere realisti! E ciò renderebbe le strade ancora più pericolose. Il problema non è dentro i locali ma fuori e non si può impedire ad una persona di girare in macchina se vuole anche tutta la notte.
Le discoteche sono luoghi commerciali dove si vende un servizio e non dove si vende droga o altro. Perchè anziché penalizzare i gestori non si rafforzano i controlli sulle strade? Quando accade qualcosa di tragico o illegale (incidenti o risse o arresti o altro) i primi a rimetterci sono i gestori dei locali che vedono calare l'immagine (e quindi gli incassi) del servizio che offrono.
Infine bisogna ammettere che la generazione dei ragazzi d’oggi è molto cambiata rispetto ad una volta e questi sentono il bisogno di divertirsi molto e come dice Vitali, senatore della Sinistra Giovanile: “il proibizionismo non appartiene alla nostra cultura”. Quindi, lasciamo divertire questi giovani nei limiti del possibile.