Carducci: appunto sulle opere

Materie:Appunti
Categoria:Italiano

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Testo

CARDUCCI lezione del 25/01/2005
Le opere di Carducci sono:
scritte in età giovanile in imitazione dei classici e contengono lo sdegno contro la correzione del suo tempo, altra opera Levia Gravia cioè cose più leggere e più gravi. Si professa anti-romantico e Mazziniano. L’inno a Satana( inteso come simbolo di Ribellione), Giambi ed Epodi scritti ad imitazione del poeta greco Archilogo che aveva scritto versi tanto violenti contro il padre di una ragazza di cui era innamorato da spingere padre e figlia al suicidio e contengono tutto lo sdegno di Carducci contro la debolezza dei governanti d’Italia nel periodo post-unitario, soprattutto riguardo alla questione romana. Di questa raccolta (Giambi e Epodi) fa parte “in morte di Monti e Tognetti” e “a proposito del processo Fedra(ufficiale ucciso dall’amante della moglie),in questa opera afferma che si è raggiunta l’unità ma si sono traditi gli ideali Risorgimentali più generosi. L’opera migliore però è “Prime Nuore” e qua si sente l’influenza di Ghoute, Bloudeire, e vuole smetterla con le anche perché la situazione politica si è normalizzata, Roma è diventata capital, quindi c’è un cambiamento dal punto di vista politico nel senso che prende atteggiamenti più moderati e cè anche un ripiegamento su stesso dal punto di vista sentimentale(meditazione sui stati d’animo…). Di questa raccolta fanno parte: Il comune rustico, La canzone di Legnano, Pianto Antico, Davanti a S.Guido, attraversando la Maremma Toscana ecc…. poi lei Odi Barbare(un’altra raccolta), cosi chiamate perché ha voluto abbattere la Metrica Quantitativa dei Latini e Greci con quella Ritmica Moderna; e quindi questi versi sarebbero apparsi barbari ai classici. Tra queste liriche: “In morte di Napoleone Eugenio”, “alla stazione di una mattina d’autunno”, e l’ultima raccolta “rime e ritmi” d’ispirazione fiacca, torna sempre il senso della morte e dei ricordi storici.

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