Analisi del romanzo "Due di due"

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Categoria:Italiano
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Testo

Mapelli Micaela IIA

-DUE DI DUE-

Il libro “Due di due” di Andrea de Carlo, nell’edizione da me consultata, è stato pubblicato nel 1999 dalla casa editrice EINAUDI di Torino; nonostante l’edizione originale sia stata scritta nel settembre del 1989.
Presenta una introduzione curata dallo stesso autore che riassume brevemente lo svolgimento della stesura del romanzo. L’autore Andrea de Carlo è nato a Milano. Laureato in Storia moderna. Ha vissuto a lungo negli Stati Uniti e in Australia. Ha fatto vari lavori, tra cui il fotografo, il musicista, l'insegnante di lingue. Il suo primo romanzo, Treno di panna, è stato pubblicato nel 1981, con un'introduzione di Italo Calvino. In seguito ha scritto: Uccelli da gabbia e da voliera (1982); Macno (1984); Yucatan (1986); Due di due (1989); Tecniche di seduzione (1991); Arcodamore (1993); Uto (1995); Di noi tre (1997); Nel momento (1999); Pura vita (2001); I veri nomi (2002); Giro di vento (2004). È stato assistente alla regia di Federico Fellini (per il film E la nave va), co-sceneggiatore con Michelangelo Antonioni (per un film mai realizzato), E' stato regista del documentario Le facce di Fellini e del film Treno di panna. Ha scritto e messo in scena insieme al musicista Ludovico Einaudi i balletti Time Out con il gruppo americano ISO, e Salgari. Ha composto ed eseguito le musiche del cd Alcuni nomi, la colonna sonora del film Uomini & donne, amori & bugie e del cd Dentro Giro di vento. I suoi libri sono tradotti in 21 paesi.
Nel 1989 pubblica il suddetto racconto di formazione col quale racconta dell’amicizia che s’instaura fra due compagni di scuola, di come il loro legame, perdura, nonostante le ripetute divisioni dei due e le evidenti differenze di carattere. Un’amicizia nata quasi per necessità, all’interno dell’ambiente scolastico, per il bisogno di qualcuno su cui poter contare ed a cui raccontare le proprie idee ed esperienze.
Un giorno di novembre mentre Mario torna a casa cade dal motorino e a soccorrerlo è un ragazzo come lui di nome Guido, che incontra per la prima volta.
Dopo nove mesi i due ragazzi si ritrovano nella stessa classe, perché Guido è stato trasferito per ragioni di ordine scolastico, e affrontano una prima fase di conoscenza nella quale l’uno scopre le qualità nascoste dell’altro: tutto ciò col tempo muta in una forma di amicizia ben più attiva e nella quale si sentono più coinvolti.
Affrontano insieme una serie di vicende e difficoltà che segnano in modo visibile la loro adolescenza: dalla scoperta e la ricerca di nuovi approcci con il mondo femminile alla consapevolezza dello stato di impotenza e inefficacia che la scuola e i suoi metodi conferisce loro, dalla rivendicazione dei propri diritti di studenti alla ricerca di stabili idee politiche.
Successivamente Guido, ormai stufo, lascia la scuola e tre anni più tardi Mario si iscrive alla facoltà di filosofia all’Università; nonostante ciò i rapporti tra i due rimangono più o meno gli stessi: intraprendono infatti una vacanza insieme all’ isola di Lesvos (Grecia).
Da questo momento però, entrambi sembrano prendere strade diverse: Guido comincia una vita affidata in parte al vagabondaggio, viaggiando alla ricerca di un preciso scopo nella propria esistenza. Mario, in seguito a un periodo di depressione, va via da Milano e si stabilisce a Gubbio, dove acquista due case rurali in una zona di aperta campagna (presso Ca’ persa). Si innamora di Martina, una delle assistenti che lavoravano nella biblioteca di Perugia. Essa darà alla luce due gemelli e la loro vita, lontano dall’opprimente e caotico paesaggio urbano, non risulterà più comune e ripetitiva di quella dei genitori.
Intanto Guido vaga per il mondo con un’ansia “insaziabile” di vivere nuove esperienze, per deviare il corso terribile degli eventi, comincia a coltivare la passione per lo scrivere pubblicando due libri (molto criticati dall’opinione pubblica). Tuttavia inizia ad assumere una posizione sempre più imprevedibile nei rapporti e nelle relazioni che instaura nella vita, tanto che il suo matrimonio con la sorella di Martina, Chiara (dalla quale avrà peraltro un figlio), va completamente a rotoli.
Sarà proprio questo il momento decisivo nel quale il suo istinto troppo libero,(che lo porta a vivere alla giornata), aggraverà il suo stato di insoddisfazione e di instabilità personale, spingendolo purtroppo verso la morte.
Solo dopo la perdita dell’amico, Mario decide di bruciare una delle due case che aveva comprato a Gubbio, quella che aveva riservato proprio per Guido.
La storia dei due amici si ambienta in tre principali luoghi: il primo è Milano, dove abitavano quando erano adolescenti; il secondo è Gubbio, dove va a abitare Mario e il terzo sono i luoghi che visitano o visita Guido da solo. Milano è caratterizzata da un caotico ambiente urbano che fa sentire i due ragazzi come in una trappola: la monotonia della città, la confusione, il traffico, rappresentano per i due ragazzi un ostacolo per la loro formazione di adolescenti.
Gubbio, è il luogo dove Mario cerca di trovare riparo da questi disagi e il verde, la pace,la morte del patrigno e l’incontro con Martina lo convincono definitivamente a lasciare Milano; la sua decisione è favorita anche dalla sua volontà di voler cambiare completamente stile di vita e ciò lo si nota anche dal suo non voler ricorrere agli aiuti che la tecnologia gli offre. Per quanto riguarda i paesaggi frequentati da Guido non ci sono delle descrizioni precise.
La vicenda si svolge negli anni compresi tra il 1968 e il 1989, che sono stati dominati dai grandi problemi riguardanti la politica e l’ambiente scolastico. Infatti in quegli anni etano molti i contrasti di natura politica che avvenivano un po’ in tutti i luoghi comuni della città. E come in tutti i luoghi anche a scuola si verificavano discussioni e riunioni tra i vari elementi di uno stesso ideale politico.
Questi contrasti di tipo politico, uniti a un atteggiamento ostile da parte di chi lavorava nelle scuole (professori e collaboratori scolastici), causarono in quel periodo scioperi di ogni tipo, che portarono il mondo della scuola alla crisi.Guido è colui che maggiormente cerca di opporsi alle imposizioni politiche di quegli anni rischiando anche di essere preso di mira dai fanatici dei vari gruppi. Per quanto riguarda i personaggi Guido è un ragazzo che al suo primo incontro con Mario presentava una corporatura esile, con occhi chiari e dei capelli biondi e disordinati e ha una voce roca. Solo al primo giorno di scuola però i suoi capelli e i suoi occhi gli davano un aspetto totalmente diverso. In seguito, a causa degli impegni militari e dal suo voler sempre essere in contrasto con le idee comuni il suo aspetto cambia totalmente: i suoi capelli sono corti sino a farlo sembrare uno di coloro che erano stati deportati nella seconda guerra mondiale ed il suo istinto lo porta purtroppo verso la strada della droga e delle cattive compagnie. Ciò che rimane vivo nei suoi interessi è la voglia di scrivere e, in seguito al suo trasferimento alle due case assieme a Mario, troverà il successo con un libro “fuori dalle righe“ di quel periodo (canemacchina).Dopo il fallimento del suo matrimonio con Chiara, però, la sua vita ricadrà nuovamente in una crisi profonda che lo porterà sulla strada dell’alcool,e sarà proprio per questo motivo che morirà in un incidente stradale nei pressi di Milano.
Per quanto riguarda, invece, la psicologia di quest’ultimo è come detto prima Guido è un ragazzo del tutto particolare: le sue idee sono sempre in contrasto con quelle di tutti gli altri e nel libro sono descritti spesso degli scambi di idee sulla visione del mondo che egli aveva con il suo amico Mario. Guido si interessa molto alle questioni politiche e vede i politici stessi come dei tiranni che guidano il suo paese in modo ingiusto e incosciente ed è per questo che decide di unirsi al gruppo anarchico. Purtroppo la sua insoddisfazione per il paese in cui vive lo porta a viaggiare per il mondo e a frequentare persone che lo aiutano a dimenticare questa sua rabbia attraverso la droga ed il fumo.
L’altro personaggio principale è, appunto, Mario che siccome è il protagonista, parlando in prima persona, non c’è una vera e propria descrizione del suo aspetto. Si descrive soltanto quando si paragona con gli altri personaggi; per esempio al suo primo incontro con Guido si descrive magro e perplesso, mentre quando si reca con Martina al matrimonio di Guido e Chiara dice che le persone a cui si presenta, lo guardano come se fosse un barbone a causa del golf che tutti e due avevano e che non si toglievano da un anno; inoltre la sua barba lunga e i capelli spettinati gli davano un aspetto trascurato.
Caratterialmente Mario è un ragazzo pacato e razionale: i suoi ragionamenti seguono sempre una precisa logica differentemente da quelli di Guido che sono guidati dall’istinto.Le sue idee sono spesso condizionate da quelle di Guido e per un buon periodo i due vanno di pari passo ad affrontare le difficoltà del mondo. Con la morte del patrigno, Mario, che già da un po’ di tempo non vedeva più in Guido l’esempio da seguire, decide definitivamente di staccarsi dalla città e di cercare un angolo di mondo per poter vivere in pace e lontano da ogni tipo di influenza cittadina. Mario comunque non perde la sua stima per Guido e cerca di aiutarlo a venire fuori dai guai in cui si era cacciato. Tra gli altri personaggi troviamo anche Martina e Chiara, cioè le due sorelle che in qualche modo segnano la vita dei protagonisti del racconto. Al suo primo incontro, Mario descrive Martina come una bella ragazza e di lei l’avevano colpito la luce viva dei suoi occhi castani, le piccole orecchie ben disegnate, le belle gambe dritte. Chiara presentava una familiarità evidente nei suoi lineamenti, aveva venticinque anni ed era alta più di sua sorella Martina, sempre vestita e truccata come una giovane signora di città. Le due sorelle riescono a cambiare il corso degli eventi per i due ragazzi: Mario, incontrando Martina, mette al sicuro i propri progetti, riesce a formarsi una famiglia e a realizzare i suoi sogni di agricoltore, ma soprattutto riesce a costruirsi un posto isolato dal mondo della città cosi caotico ed opprimente. Chiara rappresenta per Guido la possibilità di dare una raddrizzata alla sua vita: è con lei che Guido riesce a concentrarsi sullo scrivere ed è ancora con lei che riesce a sposarsi e ad avere un figlio. Guido, però, rappresenta idealmente l’altra faccia della medaglia, infatti, diversamente da Mario, egli non riesce a tenersi stretto tutto ciò che di buono aveva saputo costruire e la sua vita, come quella di Chiara, va a rotoli.
Martina è una ragazza saggia e razionale che decide di sua spontanea volontà di andare a vivere insieme a Mario.Le sue opinioni sono sempre tenute molto in considerazione dallo stesso Mario, il quale si affida a lei per decidere sulle questioni più importanti. Inoltre, Martina, cerca sempre di aiutare la sorella, sicuramente più fragile di lei, nel suo rapporto con Guido e si impegna a stimolare lo stesso Guido nella sua passione per la scrittura, quindi ciò che si può ricavare da questi dettagli, è che Martina è senz’altro speciale. Chiara, invece, nonostante la sua aria di giovane aristocratica, si dimostra caratterialmente molto più fragile della sorella e la sua storia con Guido non sarà mai felice e concreta come quella della sorella, nonostante che i due (Chiara e Guido) si sposino ed abbiano un figlio. Ciò che porterà i due alla rottura definitiva sarà l’atteggiamento di Guido, che con il suo spirito troppo libero metterà in crisi la voglia di stabilità e di concretezza di Martina, che si accorge di non poter avere un futuro con lui.
Gli altri personaggi che Mario e Guido incontrano nel corso dei loro viaggi e delle loro esperienze sono molti: tralasciando coloro che appartenevano alle varie correnti di pensiero politico, e che i due conoscono all’interno della loro scuola, i primi veri incontri avvengono all’ isola di Lesvos. I due ragazzi conoscono molti loro coetanei di varie nazionalità: con
Willie, Rachel, Nick, Tricia, Theo, Anne e Jeannette, i due ragazzi riescono a trascorrere una vacanza come dei veri e propri adolescenti indipendenti. Non ci sono delle precise descrizioni fisiche e caratteriali, ma questo gruppo di ragazzi risulterà comunque molto importante per i due protagonisti, che conosceranno con loro nuove ed importanti esperienze. Guido, girando il mondo, conoscerà molte più persone di Mario e due di esse risulteranno molto importanti per lui: Laurie e Blanca. La prima ragazza, conosciuta in Australia, rappresenta forse il primo legame serio per Guido, anche se la droga ed il fumo offuscano in maniera indelebile il loro legame che non va oltre il sesso. Blanca, invece, rappresenta per guido la quiete dopo la rottura con Martina e con lei riesce parzialmente a ritrovare la felicità anche se, purtroppo, alla prima crisi, l’alcool lo porterà alla morte.
Questo libro, secondo me, è molto indicato, per essere letto da un pubblico giovane, poiché i ragazzi, essendo più o meno della stessa età dei protagonisti all’inizio del libro, riescono ad immedesimarsi perfettamente con i personaggi, mentre un adulto, dovrebbe far ricorso alla memoria. In ogni caso, risulta evidente che, l’amicizia dei due, sia riuscita a superare le diversità che correvano fra i ragazzi, uno tradizionalista, alla ricerca della serenità interiore, attraverso le cose semplici, mentre l’altro, alla ricerca della stessa serenità, si comporta, provando a raggiungerla, sperimentando sempre esperienze nuove.
Questa, è una lezione molto importante, soprattutto in questo periodo di tensione e di discriminazioni razziali, poiché dimostra, sia che due persone diverse possono essere amiche in maniera profonda, a prescindere dalle loro caratteristiche, sia che nonostante non sia evidente, tutti cercano di raggiungere gli stessi scopi, sottolineando così, l’assenza di vere differenze fra gli uomini, se non apparenti e di secondaria importanza. Personalmente Guido rappresenta il personaggio in cui mi riconosco maggiormente, forse per il suo voler sempre andare controcorrente o forse per il suo spirito libero, anche se non vorrei mai fare la sua fine. Mario non ha una propria personalità e le sue scelte sono spesso condizionate da Guido e ciò non lo fa certo apparire come un modello da seguire. Quello che mi è piaciuto di lui è stata la scelta di staccarsi dal mondo e dalla tecnologia, rifugiandosi a Gubbio e formandosi una vera famiglia. Leggerlo non mi è stato difficile proprio per questi motivi l’ ho fatto con piacere.

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