A silvia

Materie:Appunti
Categoria:Italiano

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Testo

A Silvia

Questa poesia fa parte dei Grandi Idilli scritti da Leopardi.
Si pensa che si intitoli “A Silvia” poiché questo è il simbolo della speranza e della giovinezza.Probabilmente dietro la figura di Silvia c’è il ricordo di Teresa Fattorini,figlia del cocchiere di casa Leopardi.
Leopardi come ogni adolescente sogna di vivere la vita insieme alla ragazza dei suoi sogni.Ma questo è rimasto ben presto come un’illusione poiché la fanciulla era già sposata e poi morta a vent’anni di tubercolosi.
Probabilmente Leopardi amava lo stessa quella bella ragazza,poiché si può amare una fanciulla,non solo materialmente,ma anche platealmente.
Nel primo verso il poeta parla come se loro avessero avuto un rapporto fisico,invece l’unico rapporto che avevano avuto erano gli sguardi che il poeta le lanciava, affacciandosi alla finestra e lei stessa cercava di schivare.Nel secondo verso dice che di Maggio,mentre lei ricamava,e l’aria profumava, lui poteva ammirare la sua bellezza,interrompendo gli studi e si affacciandosi alla finestra,ascoltando il suo dolce canto.
Nel terzo verso lui contempla il cielo sereno e osserva il paesaggio che gli sembra provare le sue emozioni indescrivibili verso la bella fanciulla.
L’ideale che l’avevano portato ad amare la ragazza,lo portano anche a sognare e a dire che il loro destino anche se in un futuro,sarà felice.
Quando la speranza diventa illusione,il poeta comincia a soffrire e pensa alla sua vita crudele e che lo ha ingannato e alla natura maligna che lo ha creato con un destino crudele.
In fine,dice, che prima che arrivasse il freddo ed il gelo che gli ha portato via la
fanciulla,lei non si apriva al tempo della giovinezza e le lodi che i giovani le facevano,non potevano parlare d’amore.
Gli ultimi versi raggiungono il momento più pessimo momento di quello che lui dice riservargli il destino,la natura.
Il suo dolore diventa universale e secondo Leopardi,tutto ciò che è successo a lui succederà a tutti gli uomini.

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