Toscana

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Testo

Toscana

Aspetto fisico-ambientale

La Toscana è una regione dell’Italia centrale e si affaccia sul Mar Tirreno a ovest, confina con la Liguria a nord- ovest, con l’Emilia Romagna a nord, con le Marche e l’Umbria a est e con il Lazio a sud.
A questa regione appartiene l’Arcipelago Toscano che comprende: l’isola d’Elba (terza isola italiana per superficie dopo la Sicilia e la Sardegna) famosa per i suoi giacimenti di minerali; Gorgona, Capraia, Pianosa, Montecristo, Giglio, Giannutri.

La Toscana si estende per 22.997 Kmq

La Toscana ha la forma di un grande triangolo; gran parte del territorio è occupato da colline (66.5 %), il 25% da montagne e il rimanente 8,5 % da pianure; la Toscana quindi è una tipica regione collinare come lo sono, in genere, le altre regioni dell’Italia centrale.
L’Appennino Tosco-Emiliano, che separa la Toscana dall’Emilia Romagna, costituisce il sistema montuoso più importante della regione. Le vette dell’Appennino Tosco Emiliano non superano i 2000 metri di altezza (Corno alle Scale 1945m, M. Falterona 1654m da cui nasce il fiume Arno ). Altri rilievi, facenti parti del cosiddetto Antiappennino sono rappresentati dalle Alpi Apuane (poste fra la Garfagnana e il mare), dai monti del Chianti, dalle colline Metallifere e dal massiccio di Pratomagno. Di origine vulcanica è il rilievo più meridionale: il Monte Amiata (1738 m).

Le pianure sono poco estese e sono situate nei fondi valle e lungo la costa (Maremma). Nell’interno, al confine con l’Umbria, si estende la Val di Chiana che, come la Maremma, un tempo paludosa è stata bonificata dai Granduchi Lorena, poi c’è il Valdarno la vallata che si estende lungo il corso dell’Arno.

Il mare che bagna la Toscana è il Mar Tirreno. Le coste della regione si estendono per quasi 600 Km e la maggior parte di esse sono basse e sabbiose, alte e rocciose invece in corrispondenza dei promontori.

I porti principali sono: Livorno, Piombino e Portoferraio (nell’isola d’Elba).

I fiumi toscani hanno portata irregolare (vengono alimentati da piogge), regime torrentizio e generalmente percorsi molto tortuosi perché devono adattare il loro corso al territori che attraversano. I più importanti sono: Arno (con gli affluenti: Sieve, Elsa, Era, Ombrone pistoiese, Arbia, Pesa, Pescia) Ombrone, Cecina, Cornia, Albegna, Serchio, Magra, Fiora; la Toscana è percorsa anche per un breve tratto dal corso del fiume Tevere che nasce dal monte Fumaiolo.
La Toscana non ha molti laghi di grandi dimensioni, quelli più importanti sono: il lago di Massaciuccoli, quello di Chiusi e quello di Montepulciano.

Il clima rappresenta notevoli varietà locali, in conseguenza della molteplicità del rilievo; di tipo marittimo-mediterraneo, nella fascia costiera, che è umida e ventosa, diventa continentale all’interno, con escursioni termiche annue abbastanza rilevanti.
Le piogge sono abbondanti soprattutto nelle zone appenniniche settentrionali e nella zona del monte Amiata; altrimenti sono poco abbondanti e prevalentemente autunnali (ottobre-novembre) e primaverili (aprile-maggio); i mesi estivi sono caratterizzati da prolungata siccità.

La vegetazione della Toscana assomma specie tipiche dell’area montana e specie spiccatamente mediterranee. Tutta la fascia retrostante la costa, caratterizzata da colline che raggiungono un’altitudine di 300-400 m è occupata da specie mediterranee: tipica formazione vegetale è la macchia sempreverde, sia con arbusti (mirto, rosmarino, lavanda ecc.) sia con alberi (leccio, pino domestico e marittimo). Le zone che non superano i 1000 m hanno come vegetazione boschi di castagni e di querce che rivestono l’Appennino; al di sopra, sino ai 1700m si estendono le foreste di faggi e abeti. Complessivamente i boschi occupano 9000 Km e stanno aumentando in modo spontaneo a causa dell’abbandono da parte dei contadini di vaste aree coltivate. La Toscana è la regione d’Italia con la più estesa superficie di territorio tenuto a bosco tuttavia si tratta per lo più di boschi che non consentono un abbondante produzione di legname.
La fauna, un tempo ricca e varia, è stata decimata dai cacciatori. Il parco della Maremma (parco dell’Uccellina) ospita il cinghiale e pochi esemplari di caprioli e cervi, più numerosi sono soprattutto nelle aree montane i tassi, le lepri e le volpi. Tra gli uccelli di passo o stanziali ci sono le starne, le beccacce e le tortore; la fauna della laguna di Orbetello che comprende varie specie di trampolieri e altri uccelli acquatici(folaghe, germani ecc.).

Aspetto economico

Fin dal tempo degli Etruschi la Toscana è stata una regione a economia essenzialmente agricola, ma, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale lo sviluppo dell’industria ha portato notevoli trasformazioni tanto che oggi solo una piccola percentuale della popolazione è impiegata in questo settore.
L’elemento base della produzione agricola è costituito dai cereali soprattutto grano e mais; in aumento, nelle zone di pianura la produzione di barbabietole da zucchero; coltura tipica della regione è quella della vite, conosciuti in tutto il mondo i suoi celebri vini quali il Chianti e il Brunello di Montalcino. Nelle zone collinari oltre alla vite è assai diffusa la coltivazione degli olivi. Intensa è anche la coltivazione di ortaggi soprattutto nelle zone pianeggianti. Nella zona del pistoiese è sviluppata la floricoltura e nelle vallate montane si coltiva il tabacco (Val di Chiana, aretino). Recentemente si è introdotta anche la coltivazione dei girasoli da olio.

Sviluppato è l’allevamento di bovini e ovini soprattutto nella Maremma..
L’estrazione mineraria oggi non ha più l’importanza che aveva nel passato. Tra i vari giacimenti, alcuni dei quali esauriti o abbandonati perché troppo costosi, (ad esempio quelli di minerali di ferro nell’Isola d’Elba e di mercurio del monte Amiata), ce ne sono ancora alcuni di minerali di rame e di piombo, e di piriti da cui si ottiene il ferro.
Hanno grande importanza i marmi delle Alpi Apuane, assai pregiati e costosi (marmo bianco di Carrara) e l’alabastro estratto nei pressi di Volterra.
La Toscana ha inoltre una particolare fonte di energia geotermica: i soffioni boraciferi di Larderello che emettono grandi quantità di vapore impiegato per alimentare centrali elettriche.

Fra le industrie prevalgono quelle tessili, chimiche, alimentari, siderurgiche, metalliche, meccaniche, del vetro, del legno, farmaceutiche, del tabacco e dell’abbigliamento. Fra le attività artigianali notevoli quelle che lavorano il ferro, la ceramica, l’alabastro, il gesso, il legno, la paglia e il cuoio.

Abbastanza sviluppato è il settore terziario che si basa soprattutto sul turismo.
Due sono i principali flussi turistici: quello rivolto all’arte che si concentra intorno ai musei e i monumenti di Firenze, Siena, Pisa e di tante altre città grandi e piccole (Volterra, San Gimignano…); e quello rivolto alle località balneari della Versilia, delle isole dell’Arcipelago Toscano e del grossetano ( Argentario). Un notevole sviluppo ha ormai acquistato anche l’agriturismo. La Toscana ha anche varie stazioni termali come ad esempio Montecatini Terme. Sempre più in espansione anche il turismo montano nelle zone più elevate dell’Appennino (Abetone) e sul Monte Amiata.
Le vie di comunicazioni stradali, autostradali e ferroviarie sono abbastanza sviluppate e collegano la regione con l’Italia settentrionale e quella peninsulare. La più nota autostrada è quella del Sole; inoltre Livorno è uno dei porti più attrezzati del Mar Tirreno.

Aspetto socio-ambiente

Popolazione: 3527303 ab.
Densità: 153 ab./Kmq
Capoluogo di regione: Firenze
Capoluogo di provincia: Grosseto, Arezzo, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena.
Parchi nazionali, regionali, provinciali: Parco delle Foreste Casentinesi Monte Falterona-Campigna, Parco dell’Arcipelago Toscano, Parco delle Alpi Apuane, Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Parco della Maremma, Parco provinciale di Montoni.

Storia

La regione fu abitata fin dal IX secolo A.C. dagli Etruschi (da cui l’antico nome di Etruria) i quali fondarono le prime città (Volterra, Populonia ecc.), bonificarono le paludi, costruirono acquedotti, estrassero e lavorarono il ferro dell’isola dell’Elba. La successiva conquista romana ampliò le bonifiche e portò alla costruzione di strade consolari (Aurelia, Cassia, Flaminia). Sotto Diocleziano la regione fu chiamata Tuscia da cui Toscana. Dopo il periodo feudale la Toscana conobbe un periodo di splendore con i liberi Comuni. Tra le sue città emersero la repubblica marinara di Pisa, Lucca, Siena e Firenze, che seppe imporre alle altre la propria supremazia. Nel Rinascimento la Toscana fu il centro di rinnovamento artistico (Michelangelo, Donatello, Leonardo da Vinci). A Firenze si formarono i primi grandi scrittori in lingua Italiana: Dante, Petrarca, Boccaccio. Costituitisi in Signoria sotto i Medici e successivamente in Granducato, in seguito la Toscana passò ai Lorena, che favorirono riforme economiche. Conclusasi la l’era Napoleonica, la Regione ritornò ai Lorena sino all’Unità d’Italia. Tra il 1865 e il 1870 Firenze fu capitale d’Italia.

FIRENZE

Firenze è una città di origine romana e sorge sulle rive dell’Arno. Conobbe un periodo di grande espansione economica, politica ed artistica nell’età Medievale e in quella Rinascimentale. Firenze è anche un luogo turistico dove sono noti molti monumenti tra questi: il Campanile di Giotto, il Battistero, Santa Maria del Fiore e il Palazzo Pitti. Le attività industriali più importanti sono: quelle artigianali e commerciali.

PRATO

Prato è divenuta recentemente la decima provincia della Toscana. Molto conosciuta per i noti monumenti (Duomo, Battistero) e per opere d’arte che risalgono al Medioevo. Tra le industrie prevale quella tessile.

LIVORNO

Livorno venne fondata nel XVI secolo dai Medici come città portuale dopo l’interramento del porto di Pisa. Oggi conserva questa funzione mercantile e portuale tanto da essere tra i porti più importanti del Mar Tirreno Tra le industrie prevalgono quelle chimiche (Rosignano Marittimo), quelle zuccherifici (Cecina) e impianti sidergurgici (Piombino).

PISA

Pisa fu nel Medioevo una delle repubbliche marinare, dopo essere stata sopraffatta da Genova, la sua la sua decadenza continuò con l’interramento del porto. Famosa in tutto il mondo per Piazza dei Miracoli che accoglie il Duomo, il Battistero e la Torre Pendente; nota anche l’Università sorta nel XVI secolo. È sede di industrie tessili, farmaceutiche, alimentari, del vetro e della ceramica. I centri principali della provincia sono Cascina, Pontedera, San Miniato, Volterra.

AREZZO

Arezzo sorge tra la valle superiore dell’Arno e la Val di Chiana ed è una città di origine etrusca anche se il suo aspetto è di tipo Medievale e Rinascimentale. Tra le industrie prevalgono quelle meccaniche, quelle dell’abbigliamento e quelle tessili. Centri importanti sono Cortona, Montevarchi, San Giovanni, Sansepolcro.

PISTOIA

Pistoia è situata in pianura ai piedi delle ultime propaggini degli Appennini. Di origine molto antica fu fiorente nel Medioevo e nel Rinascimento. I monumenti più importanti sono: il Palazzo del Comune, il Duomo e il Battistero. Tra le industrie prevalgono: quelle meccaniche, tessili, del legno e delle calzature. L’attività economica più caratteristica rimane la coltivazione dei fiori. Nella sua provincia Montecatini Terme, Monsummano Terme e l’Abetone sono rinomati centri termali e turistici.

LUCCA

Lucca sorge in una piccola piana contornata dalle montagne. La parte antica della città è racchiusa da una bella cerchia di bastioni alberati; è ricco di edifici Medievali e di importanti chiese di San Michele, San Frediano e il Duomo. Poco sviluppate sono le industrie mentre sviluppato il turismo che prende da salto la Viareggio, Forte dei Marmi e Lido di Camaiore.

GROSSETO

Grosseto è il centro più importante della Maremma. Pur essendo di origini antiche ha un aspetto moderno e conserva ancora la Cinta Muraria fatta costruire dai Medici. Nella provincia l’agricoltura ha un ruolo, molto importante; nella fascia costiera sorgono i centri pescherecci e turistici di Follonica, Castiglione della Pescaia e Orbetello.

MASSA E CARRARA

Massa e Carrara sorgono ai piedi delle Alpi Apuane. Carrara è molto pratica nella produzione del marmo, mentre Massa negli ultimi decenni ha avuta una crisi nei comparti metalmeccanici e chimici. La provincia vive di agricoltura, industria, turismo e fra i centri più importanti c’è Marina di Carrara e Pontremoli.

SIENA

Siena è di origine etrusca e sorge sulle colline ed è una delle più belle città della Toscana, Ha conservato intatto il suo aspetto trecentesco caratterizzato da vie strette e tortuose e da importanti monumenti: il Palazzo Pubblico, Piazza del Campo (dove viene organizzato il Palio) e la Torre del Mangia. Tra le industrie prevalgono quelle chimiche, dolciarie e artigianali. Fra i centri più importanti ci sono: San Gimignano, Montepulciano.

GASTRONOMIA

La cucina Toscana è una cucina rustica, di campagna. La base della cucina toscana sono: il pane, insipido che entra dappertutto, fresco, abbrustolito o raffermo; la carne cotta sulla brace senza condimento; i legumi e le verdure; il tutto accompagnato dall’olio di oliva. Nell’alimentazione tradizionale predominano minestroni e zuppe a base di fagioli, e verdure, appoggiati di solito su fette di pane raffermo (acqua cotta, ribollita, pappa al pomodoro); il pane è anche l’elemento fondamentale di piatti come la panzanella o i crostini con i fegatini. Specialità sono anche i primi come gli gnocchi del Casentino (di spinaci e ricotta), le pappardelle al sugo di lepre o d’anatra, i pici del senese.
Come carne nella cucina tipicamente toscana si trovano: la famosissima bistecca alla fiorentina (oggi tolta dal commercio a causa del morbo della mucca pazza) e l’arista di maiale, arrostite sulla brace. Abbastanza diffuso anche il consumo di pollame (pollo alla diavola) di agnello e di selvaggina ( lepre in dolce e forte, fagiano, cinghiale); l’anatra all’arancia, nacque proprio in Toscana e fu portata poi in Francia dai cuochi di Caterina de’ Medici. Anche i salumi sono assai diffusi: la finocchiona, la soppressata, le salsicce, il prosciutto di cinghiale. Anche le verdure fresche sono sempre presenti sulla tavola Toscana (asparagi, carciofi, zucchine, fiori di zucca) i legumi (piselli, fave), (i “baccelli” mangiati anche freschi con prosciutto e formaggi) e soprattutto i fagioli (fagioli all’uccelletto). Sulla costa, soprattutto nella zona del livornese, si hanno specialità come il cacciucco, le triglie, lo stoccafisso, le telline…
I formaggi toscani si basano soprattutto sul latte degli ovini (pecorino).Ci sono poi i latticini di bufala nella Maremma. I dolci della cucina toscana sono : il castagnaccio (a base di farina di castagne), i necci della Lucchesia, i cenci, i cantuccini di Prato, il panforte e i ricciarelli di Siena, i brigidini di Pistoia, il buccellato di Lucca. In Toscana si producono vini famosi in tutto il mondo: il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Montecarlo…Assai conosciuti anche i vini tipici di fine pasto come: il vin santo, la vernaccia, la malvasia, e i liquori che fin dall’antichità venivano prodotti nei conventi: il certosino, la gemma d’abete, l’alchermes.

FOLCLORE

In Toscana sono ancora assai diffuse le feste legate al ciclo dell’anno e alle feste patronali: il Palio di Siena, il Palio marinaro di Livorno e la giostra del Saracino ad Arezzo, la regata delle quattro città marinare ( le antiche Repubbliche Marinare) a Pisa e infine, a Firenze, lo scoppio del carro il Sabato Santo.( una colomba scorre su un filo teso tra l’altare maggiore del Duomo e il carro esposto davanti alla facciata e innesca una miccia che fa scoppiare petardi), , la partita di calcio in abiti rinascimentali in piazza Santa Croce e la festa del Grillo per l’Ascensione ( Alle cascine vengono venduti grilli in piccole gabbie).

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