Ricerca sul Kashmir

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Testo

1. INTRODUZIONE
Jammu e Kashmir Stato federale del subcontinente indiano nordoccidentale, comunemente conosciuto come Kashmir, confinante a nord-ovest con l'Afghanistan, a nord-est con la Cina, a sud con gli stati indiani di Himachal Pradesh e Punjab e a ovest con le province pakistane della frontiera nordoccidentale e del Punjab. Occupa una superficie di 222.236 km2.
Sia l'India sia il Pakistan rivendicano il possesso dell'intera regione, che è stata divisa fra i due stati nel 1947. L'India controlla la metà meridionale, organizzata nello stato di Jammu e Kashmir. Prima della sconfitta dell'India nel 1962, durante le dispute di confine con la Cina, lo stato di Jammu e Kashmir comprendeva anche la porzione nordorientale del territorio, che l'India ancora rivendica, ma che da allora è stata occupata dalla Cina. Il Pakistan controlla le parti settentrionale e occidentale del Kashmir, organizzate in tre principali regioni: Azad Kashmir (Kashmir libero), che occupa la mezzaluna di terra lungo il confine occidentale del Kashmir, e Gilgit e Baltistan, situate sulla catena del Karakoram nell'estremo nord. L'Azad Kashmir ha un governo protetto e finanziato dal Pakistan, che amministra anche il Gilgit e il Baltistan, nonostante abbiano un loro statuto autonomo.
2. TERRITORIO
Il Kashmir è quasi interamente montuoso. La pianura di Jammu, all'estremità sudoccidentale, è separata dall'Himalaya inferiore dalla vasta e fertile valle del Kashmir, che è stata a lungo il centro economico e demografico della regione. La valle è formata dal bacino delle insenature superiori del fiume Jhelum e comprende Srinagar, la più popolosa città del Kashmir. Il Nord e l'Ovest sono dominati dai rilievi dell'Himalaya occidentale, in particolare dalle cime della catena del Karakoram, tra le quali il K2 (8616 m), la seconda montagna più alta del mondo, in territorio pakistano. Quest'area comprende l'altopiano del Ladakh, attraversato dalla valle del fiume Indo. Il Kashmir è l'habitat di numerosi animali quali capre selvatiche, cervi e orsi.
3. POPOLAZIONE E CITTÀ
La maggior parte della popolazione è dedita all'agricoltura; le colture principali sono riso, mais, frumento e semi oleosi. Vengono inoltre allevati bufali, bovini, ovini, caprini e pollame. Le industrie principali sono quelle della tessitura della seta e dei tappeti. Nel Kashmir meridionale, a ovest della città di Jammu, la popolazione è musulmana, a est è indù e sikh; gli idiomi principali sono l'indi, il punjabi e il dogri. Nella valle del Kashmir la popolazione è musulmana e parla, oltre all'urdu, il kashmiri. Nel nord, poco abitato, e nella regione occidentale del Ladakh vivono popolazioni mongole buddhiste che parlano balti e ladakhi.
La capitale dello stato di Jammu e Kashmir è Srinagar; il centro amministrativo dell'Azad Kashmir è Muzaffarabad, mentre le città di Gilgit e Skardu sono rispettivamente i capoluoghi di Gilgit e Baltistan. La popolazione dello stato è di 7.818.700 abitanti (1991).
4. STORIA
Il Kashmir è un paese antico, a lungo conteso per la sua posizione strategica. Secondo la tradizione, il suo nome deriva dai khasi, una popolazione che visse sulle montagne settentrionali molti secoli prima dell'era cristiana. Originariamente la regione era una roccaforte dell'induismo, mentre il buddhismo fu introdotto verso il 245 a.C. A partire dal XIV secolo, per due secoli, la zona fu dominio dei sultani musulmani. Akbar, l'imperatore Moghul dell'Indostan, conquistò il Kashmir tra il 1586 e il 1592, rendendolo parte dell'impero Moghul. Tra il 1756 e il 1819 passò sotto il dominio afghano e, in seguito, fu conquistato da Ranjit Singh, il maragià sikh del Punjab. Nel 1846 il Kashmir fu annesso al regno Dogra di Jammu; tale dinastia continuò a governare fino al 1947, quando l'India britannica fu divisa in una parte pakistana prevalentemente musulmana e in una indiana di religione indù.
In seguito a questa divisione, parte della popolazione musulmana del Kashmir chiese l'annessione al Pakistan, ma il maragià regnante, Hari Singh, che era indù, si oppose a tale richiesta. Il Pakistan invase la regione e il maragià firmò subito un atto di annessione all'Unione indiana. L'India inviò alcune truppe nel Kashmir e, nel conseguente conflitto, costrinse i pakistani a cedere terreno. Grazie alla mediazione delle Nazioni Unite (ONU), nel gennaio 1949 venne concordata una tregua fra i due paesi. I successivi sforzi dell'ONU per ottenere il ritiro delle truppe e raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti furono vani. Nel 1965 e ancora nel 1971 le zone di frontiera furono teatro di aspri combattimenti, dopo i quali fu stabilito un confine fra il Kashmir indiano e quello pakistano. Negli anni Cinquanta la Cina iniziò a condurre manovre militari nelle zone di confine del Kashmir orientale e dall'ottobre del 1962, anno della sconfitta dell'India nel conflitto cino-indiano, occupa la parte nordorientale del Ladakh, nello stato di Jammu e Kashmir. Le autorità cinesi hanno fatto costruire una via di comunicazione strategica attraverso il territorio conteso, collegando il Sinkiang (oggi Xinjiang Uygur) al Tibet.
I conflitti nello stato di Jammu e Kashmir si riaccesero dopo il 1988, quando i kashmiri musulmani separatisti attaccarono gli ufficiali e le truppe indiane insediate nello stato. L'India reagì rafforzando i suoi contingenti e la tensione aumentò sfociando, nel 1990, in violenti scontri fra esercito indiano e sostenitori dell'indipendenza. Nel luglio dello stesso anno l'India impose allo stato un governo presidenziale. La situazione incrinò ulteriormente i rapporti fra India e Pakistan: l'allora primo ministro pakistano Benazir Bhutto si pronunciò a favore dei ribelli. Fallito ogni tentativo di negoziato, nel 1994 e nella prima metà del 1995 si verificarono altri episodi di guerriglia, ai quali le truppe indiane risposero adottando severe misure. La regione è tuttora un focolaio di tensioni tra i due paesi e forti permangono le spinte autonomistiche dell'opposizione musulmana. 1
Veduta del lago Dal nella parte compresa nel territorio del Kashmir, in India. In questa regione si estende una sezione della catena del Karakoram (visibile sullo sfondo), e vi si trovano i maggiori rilievi del paese, con vette che superano i 7000 m di altezza. 2

Un pastore col suo gregge di capre del Kashmir tra le alte vette dell'omonima catena montuosa indiana. È dal pelo di queste capre che si ricava la pregiata lana di cashmere. 3
Un monastero buddhista arroccato tra le montagne del Ladakh. Nella regione, situata nell'Asia centrale a est del Kashmir, si trovano centri abitati fino a quote anche molto elevate. 4
4"Monastero buddhista, Ladakh."Enciclopedia® Micorsoft® Encarta 2001. © 1993-2000 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati.
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