Il deserto

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Testo

IL DESERTO:
Il deserto è una vasta regione caratterizzata da suolo arido, da scarse precipitazioni e da una forte evaporazione. ’ampia escursione termica e l'azione maccanica del vento, provocano un’intensa disgregazione delle rocce in ciottoli e sabbie; si distinguono un deserto roccioso (hammada), un deserto ghiaioso (serir) e un deserto sabbioso (erg).
I deserti possono essere suddivisi in quattro tipi principali a seconda dei climi che li contraddistinguono: deserti subtropicali, deserti costieri freddi, deserti continentali interni e deserti polari. Di questi, i primi tre sono caratterizzati da estati tiepide o calde e inverni relativamente freddi. Le carenze idriche sono enormi per grandissima parte dell'anno e questo perché la quantità d'acqua che evapora tende a superare le precipitazioni annue. Un'altra causa è che alcuni deserti sono situati a ridosso delle catene montuose. Queste costringono i venti a salire in quota ove si raffreddano fino a cedere tutta la loro umidità sotto forma di pioggia, in modo da essere completamente secchi allorché scendono sul deserto.
Nei deserti polari, le brevi estati sono in genere fresche o fredde e gli inverni estremamente rigidi. Sebbene l'acqua sia presente, è ghiacciata per la maggior parte dell'anno e quindi di scarsa o di nessuna utilità alla vita vegetale e animale.
I deserti tropicali e subtropicali sono il risultato di fasce semipermanenti di alte pressioni dalle quali l'aria tende a scendere verso la superficie terrestre. All'inizio della sua discesa, quest'aria è fredda e secca, ma poi si riscalda sempre più, a causa della forte compressione, per cui quando raggiunge il suolo è molto calda e con un contenuto di umidità talmente basso da non poter produrre alcuna precipitazione.
I deserti costieri freddi sono quasi sempre caratterizzati da assenza di pioggia, eppure spesso sono saturi di una gelida umidità. In questi tipi di deserti grande influenza hanno le correnti oceaniche fredde che hanno la loro origine in regioni polari.

Desert
Location
Size
Topography
SUBTROPICAL DESERTS
Sahara
Morocco, Western Sahara, Algeria, Tunisia, Libya, Egypt, Mauritania, Mali, Niger, Chad, Ethiopia, Eritrea, Somalia
3.5 million sq. mi.,
70% gravel plains, sand, and dunes. Contrary to popular belief, the desert is only 30% sand. The world's largest desert gets its name from the Arabic word Sahra', meaning desert
Arabian
Saudi Arabia, Kuwait, Qatar, United Arab Emirates, Oman, Yemen
1 million sq. mi.
Gravel plains, rocky highlands; one-fourth is the Rub al-Khali (“Empty Quarter”), the world's largest expanse of unbroken sand
Kalahari
Botswana, South Africa, Namibia
220,000 sq. mi.
Sand sheets, longitudinal dunes
Gibson
Australia (southern portion of the Western Desert)
120,000 sq. mi.
Sandhills, gravel, grass. These three regions of desert are collectively referred to as the Great Western Desert—otherwise known as “the Outback.” Contains Ayers Rock, or Uluru, one of the world's largest monoliths
Great Sandy
Australia (northern portion of the Western Desert)
150,000 sq. mi.
Great Victoria
Australia (southernmost portion of the Western Desert)
250,000 sq. mi.
Simpson and
Sturt Stony
Australia (eastern half of the continent)
56,000 sq. mi.
Simpson's straight, parallel sand dunes are the longest in the world—up to 125 mi. Encompasses the Stewart Stony Desert, named for the Australian explorer
Mojave
U.S.: Arizona, Colorado, Nevada, Utah
54,000 sq. mi.
Mountain chains, dry alkaline lake beds, calcium carbonate dunes
Sonoran
U.S.: Arizona, California; Mexico
120,000 sq. mi.
Basins and plains bordered by mountain ridges; home to the Saguaro cactus
Chihuahuan
Mexico
175,000 sq. mi.
Shrub desert
Thar
India, Pakistan
175,000 sq. mi.
Rocky sand and sand dunes
COOL COASTAL DESERTS
Namib
Angola, Namibia, South Africa
13,000 sq. mi.
Gravel plains
Atacama
Chile
54,000 sq. mi.
Salt basins, sand, lava; world's driest desert
COLD WINTER DESERTS
Great Basin
U.S.: Nevada, Oregon, Utah
190,000 sq. mi.
Mountain ridges, valleys, 1% sand dunes
Colorado Plateau
U.S.: Arizona, Colorado, New Mexico, Utah, Wyoming
130,000 sq. mi.
Sedimentary rock, mesas, and plateaus—includes the Grand Canyon and is also called the “Painted Desert” because of the spectacular colors in its rocks and canyons
Patagonian
Argentina
260,000 sq. mi.
Gravel plains, plateaus, basalt sheets
Kara-Kum
Uzbekistan, Turkmenistan
135,000 sq. mi.
90% gray layered sand—name means “black sand”
Kyzyl-Kum
Uzbekistan, Turkmenistan, Kazakhstan
115,000 sq. mi.
Sands, rock —name means “red sand”
Iranian
Iran
100,000 sq. mi.
Salt, gravel, rock
Taklamakan
China
105,000 sq. mi.
Sand, dunes, gravel
Gobi
China, Mongolia
500,000 sq. mi.
Stony, sandy soil, steppes (dry grasslands)
POLAR
Arctic
U.S., Canada, Greenland, Iceland, Norway, Sweden, Finland, Russia

Snow, glaciers, tundra
Antarctic
Antarctica
5.4 million sq. mi.
Ice, snow, bedrock
Formazione dei deserti

Buona parte dei deserti si sono formati a causa del movimento continuo delle masse d'aria, provocato dalla rotazione terrestre. Nei pressi dell'equatore l'aria calda sale e si sposta in direzione nord e in direzione sud; raggiunte latitudini maggiori (subtropicali), le correnti d'aria si raffreddano e ritornano verso il suolo creando aree d'alta pressione. A nord e a sud delle regioni subtropicali vi sono due fasce di bassa pressione; infine, le zone polari sono caratterizzate da correnti discendenti. Quando l'aria sale, si raffredda e si deumidifica; quando scende, si riscalda e si carica d'umidità, asciugando il terreno.
I movimenti verso il basso delle masse d'aria calda hanno prodotto sul globo una fascia, compresa tra i due Tropici, occupata prevalentemente da zone desertiche. Tra le regioni desertiche dell'emisfero boreale sono da segnalare il deserto del Gobi (Cina) e il Sahara (Africa settentrionale); tra quelle dell'emisfero australe, si ricorda il deserto di Patagonia (Argentina), il Kalahari (Africa meridionale), il Gran Deserto Vittoria e il Gran Deserto Sabbioso (vedi Australia).
Anche le catene montuose, come s'è detto sopra, possono determinare la formazione di aree desertiche, poiché concentrano le precipitazioni sulle proprie vette e pendii, impedendo che si scarichino nelle regioni circostanti. Quando i venti carichi d'umidità spirano lungo i pendii e salgono verso le alte quote, si raffreddano, provocando precipitazioni piovose o nevose. L'aria secca discendente dai pendii sottovento fa evaporare l'umidità del suolo a bassa quota: il Gran Bacino, negli Stati Uniti, è influenzato dalla vicinanza della Sierra Nevada, che raccoglie tutte le precipitazioni della zona.
Altre aree desertiche situate all'interno dei continenti si sono formate a causa dei venti che hanno perso buona parte dell'umidità prima di raggiungerle; due esempi sono costituiti dal deserto di Gobi, in Mongolia, e dal Taklimakan, in Cina.
Il tipico paesaggio desertico è spoglio, quasi totalmente privo di vegetazione, modellato dal vento e, anche se può sembrare un controsenso, dall'acqua: in occasione delle rare precipitazioni, infatti, il terreno, non essendo protetto dalla vegetazione, viene facilmente eroso. Nei deserti i canyon sono stati scavati proprio dai rovinosi corsi d'acqua formatisi improvvisamente lungo i pendii montuosi. I laghi salati rappresentano un'altra realtà tipica di numerosi deserti: durante le sporadiche piogge, le depressioni si riempiono d'acqua che poi evapora velocemente, lasciando sulla superficie del terreno uno strato di sale. Dove l'evaporazione non è sufficiente a prosciugare completamente la distesa d'acqua, si hanno laghi caratterizzati da elevatissima salinità, come il Grande Lago Salato (Utah).
I venti, oltre che modellare in forme spesso bizzarre le rocce, sono responsabili della formazione delle dune: nei deserti sabbiosi quali il Sahara o i deserti dell'Arabia le dune di sabbia possono superare i 200 m d'altezza. Nei deserti ghiaiosi, con forti venti e sabbia relativamente scarsa (come il deserto costiero del Perù), le dune si "muovono" costantemente: la loro forma e il loro spostamento dipendono dalla direzione del vento.

Esempio