Pascal, Leibniz, Spinoza

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

Voto:

1.5 (2)
Download:588
Data:19.04.2007
Numero di pagine:5
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
pascal-leibniz-spinoza_1.zip (Dimensione: 7.04 Kb)
trucheck.it_pascal,-leibniz,-spinoza.doc     31 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

PASCAL:
• Punti chiava: inquietudine dell’animo umano, brama insoddisfatta della felicità, incombere della morte, stordimento e smarrimento di sè, consapevolezza della propria miseria e grandezza, il senso del mistero, la ricerca di Dio, accettazione o rifiuto della fede.
• Interpretazione di questi dati religiosa e giansenista (l’uomo si salva solo grazie alla grazia di Dio)
• Secondo Giansenio, la dottrina agostiniana implica che il peccato originale ha tolto all’uomo la libertà del volere e lo ha reso incapace del bene e inclinato necessariamente al male.
• Interrogativo sul senso della vita e sul mistero del nostro essere al mondo: l’interrogativo più importante è ciò che l’uomo è a sé stesso.
• Lo studio dell’uomo e quello correlativo di dio e dell’anima è l’unico che sia appropriato all’uomo.-> l’enigma dell’uomo e della vita non ha alcuna possibilità al di fuori della fede.
• Interlocutore tipo del filosofare apologetico di pascal è il miscredente, che egli vuole portare a riflettere sul mistero dell’uomo e a prendere in considerazione la “ragionevolezza” della risposta cristiana al senso della vita.

• Atteggiamento della mentalità comune nei confronti dei problemi esistenziali è il divertissement (diversione, divertimento)-> è una fuga da sé, nella molteplicità delle occupazioni quotidiane.
• L’uomo fugge da: infelicità e interrogativi sulla vita e la morte.
• L’uomo non sopporta essere in riposo, senza da fare.-> noia: rivelazione della sua condizione miserabile
• Distrarre l’uomo dalla considerazione di se e dalla sua condizione
• Noi non cerchiamo mai le cose, ma la ricerca delle cose, non viviamo mai nel presente, ma in attesa del futuro
• L’uomo però non deve chiudere gli occhi di fronte alla sua miseria, ma deve accettare lucidamente, la propria condizione e tutto ciò che essa implicaù

• Pascal è convinto che la scienza presenti dei limiti: l’esperienza e indimostrabilità dei suoi princìpi (le nozioni che stanno alla base del ragionamento scientifico come lo spazio e il tempo sfuggono al ragionamento stesso)
• La ragione si dimostra incapace nel campo dei problemi esistenziali (il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce)
• Antagonismo tra ragione e cuore: spirito di geometria è la ragione scientifica, spirito di finezza ha per oggetto l’uomo e si fonda sul sentimento.
• La scienza di fronte agli interrogativi umani, risulta impotente, muta ed estranea, vedendosi praticamente a trovare nella stessa situazione della mentalità comune e del divertissement. In relazione ai destini dell’individuo risulta vana
• La cosa più preziosa per l’uomo è la conoscenza dell’uomo
L’uomo nasce con bisogno di piacere, da quel piacere che non riusciamo a ottenere nasce la frustrazione, l’insoddisfazione.

Libertinismo: significa libero pensatore. Insieme delle dottrine e degli atteggiamenti che furono propri, specialmente in Francia, di letterati, filosofi, politici ai quali si deve la critica delle credenze tradizionali e perciò la preparazione o l’avvio dell’espansione illuministica. Figura caratteristica Cyrano de Bergerac

L’uomo ha interesse a scommettere sull’esistenza di Dio perchè in caso di vincita guadagnerà Dio e la beatitudine eterna, se perde nn perde nulla,

SPINOZA:
- nato ad Amsterdam (monarchia costituzionale). Sadamente inserito nel contesto politico e culturale.
- identificazione panteistica di Dio con la natura
- la caratteristica fondamentale del pensiero spinoziano è la sintesi, da esso realizzata, fra la tradizionale visione metafisico-teologica del mondo e gli esiti della nuova scienza.
- Concetto di dio come ordine geometrico del mondo
- Primo autore dell’età moderna con cui l’occidente elabora un pensiero universale, e il primo filosofo con cui avviene l’esplicito rigetto della concezione biblico-cristiana di Dio, del mondo, e dell’uomo, che sino allora era stata presupposta da tutti gli studiosi

- Interrogativi di base: 1)che cos’è la Sostanza di Spinoza? 2)che rapporti esistono, precisamente, fra la Sostanza e i suoi modi?
- Il Dio-Natura di Spinoza è l’ordine geometrico dell’universo, cioè il Sistema o l’Ordine immanente delle cose.
- 1)Sostanza o Dio: intende ordinamento complessivo dell’essere e la Struttura geometrica del cosmo
- 2)rifiuto del modello creazionistico e emanazionistico. La sostanza spinoziana è un Ordine cosmico da cui le cose seguono in modo necessario. (triangolo somma 180) -> necessità= fondamentale categoria implicita della realtà.
- Nell’universo spinoziano non vi è nulla di contingente

- il finalismo è un pregiudizio dovuto alla costituzione della mente umana (l’uomo è portato a considerare le cose naturali come mezzi per raggiungere i suoi fini, e credono che questi mezzi siano stati prodotti per loro da Dio)
- rigetto di ogni antropomorfismo religioso e sostituisce un Dio sovra-personale coincidente con il Tutto cosmico. (volontà di Dio= rifugio dell’ignoranza)
- riduce la fede a un atto pratico di obbedienza, l’unico precetto che la Bibbia insenga è l’amore per il prossimo
- analisi condotta da S. ha come scopo quello di difendere il diritto di pensare e giudicare liberamente

Leibniz:
- esiste un ordine, non geometricamente determinato e quindi necessario, ma spontaneamente organizzato e quindi libero. (in qualunque modo Dio avesse creato il mondo, il mondo sarebbe stato sempre regolare e fornito di un ordine generale)
- c’ un ordine non necessario ma contingente, che risulta il frutto di una scelta (dio ha scelto tra i vari ordini quello più perfetto)
- è un ordine che include la possibilità della scelta e che sia suscettibile di essere determinato dalla scelta stessa.
- Esigenza di un ordine universale fondato sulla libertà e sul rispetto della pluralità (sta alla base delle sue attività pratiche)
- Ordine non significa necessità. Un ordine reale non è mai necessario.
- L’esperienza rende chiare e distinte le idee che prima erano semplici possibilità (idee innate)
- Le verità di fatto sono contingenti e concernono la realtà effettiva, sono fondate sul principio di ragion sufficiente (implica la causa finale)
- Concetto di monade per estendere al mondo fisico il suo concetto sull’ordine contingente e unificare il mondo fisico e il mondo spirituale in un ordine universale libero
- Egli concepì il reale come un'infinita rete di centri di attività rappresentativa, detti 'monadi', gerarchicamente disposti: al livello più basso sono collocate le monadi che formano gli oggetti inanimati, al livello più alto quelle che formano le coscienze umane. Ogni monade, pur essendo un mondo a sé stante, rappresenta l'universo con minore o maggior chiarezza, proporzionalmente alla propria collocazione nella scala gerarchica dell'essere. Dio è la 'monade delle monadi' che crea tutte le altre e decide del loro sviluppo in accordo con l'armonia prestabilita.
- Distingue in Dio: volontà antecedente che vuole il bene in sè e volontà conseguente che vuole il meglio (permette il male fisico e il peccato al fine del bene)
- Distingue male metafisico(è uno forma di non-essere), male morale (peccato), male fisico.
-

Esempio