I filosofi naturalisti

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Testo

I NATURALISTI (filosofi della fffff)

TALETE
(Mileto, fine VII° - prima metà VI° secolo a.C.)
È il creatore del problema del principio (arché), l'origine di tutte le cose. Usando l'osservazione e la conseguente riflessione, identificò tale principio con l'acqua (non in quanto tale, ma intesa nel senso di elemento liquido, umido).

ANASSIMANDRO
(Mileto, fine VII° - seconda metà VI° secolo a.C.)
Discepolo di Talete, si pose il problema di come due cose opposte possano nascere da un unico elemento, identificando come arché un elemento che chiamò apeiron, cioè infinito nello spazio (deve poter contenere ogni cosa) e indefinito nella qualità (qualunque qualità sarebbe restrittiva).

ANASSIMENE
(Mileto, VI° secolo a.C.)
Discepolo di Anassimandro, mise insieme i concetti del suo maestro e di Talete, identificando l'arché con l'Aria Infinita, che ha 4 qualità fondamentali:
1) dà origine a tutto (per via della condensazione dà origine all'acqua e alla terra, per via della rarefazione dà origine al fuoco), 2) consente la vita, 3) tutto vi finirà, 4) compone l'anima,
L'aria, quindi, avendo queste caratteristiche, è da considerare Divina.

ERACLITO
(Efeso, VI° - V° secolo a.C.)
Soprannominato l'oscuro per il suo carattere scontroso e il temperamento schivo e sdegnoso (soprattutto nei confronti del popolo ignorante, che non lo poteva capire). Si esprimeva attraverso aforismi volutamente oscuri e con uno stile tipico delle sentenze oracolari. Elaborò la teoria del "tutto scorre" ( ), secondo la quale nulla resta immobile e fisso, ma tutto cambia e si trasforma, senza eccezioni. Di conseguenza elaborò la dottrina dell'"armonia dei contrari". Secondo il suo punto di vista, fra i vari contrari, esiste una guerra perpetua, che, se presa in esame singolarmente, si rivela guerra, ma nell'insieme tutte le guerre si rivelano armonia. Ed è solo contendendosi che due contrari danno l'uno all'altro un senso specifico (la malattia rende dolce la salute, la fatica rende dolce il riposo, non si conoscerebbe nemmeno il nome della giustizia se non ci fosse l'offesa). L'arché di Eraclito si identifica con il fuoco, perfetta espressione del moto perenne e della guerra tra contrari (il fuoco vive della morte del combustibile, trasformandolo in cenere, ma si manifesta armonicamente come fiamma), che viene strettamente connesso con il concetto di razionalità (logos) e di intelligenza (governa tutte le cose). Infine sembra che Eraclito abbia accolto alcune concezioni della religione orfica, concependo la vita del corpo come mortificazione dell'anima, e con la morte del corpo la vita dell'anima.

PITAGORICI
Identificano l'arché con il numero, in quanto principio di tutte le cose. Infatti al tempo dei Pitagorici, il numero non era considerato un'astrazione mentale, ma una cosa reale, anzi, la più reale delle cose. Il numero a sua volta è costituito da due elementi, uno indeterminato-illimitato e l'altro determinante-limitante, che si accordano dando vita al numero. Nei numeri pari (considerati rettangolari) predomina l'elemento indeterminato (meno perfetti), mentre nei numeri dispari (considerati quadrati) prevale l'elemento limitante (più perfetti). Il numero perfetto fu identificato con il 10, rappresentato come un triangolo perfetto formato dalla somma dei primi 4 numeri (1+2+3+4). Di conseguenza, se il numero è ordine, e se tutto è determinato dai numeri, tutto è ordine ( → "cosmo", l'intero universo). La scienza pitagorica era praticata come mezzo per purificare l'anima e liberarla dal corpo. Pitagora sembra essere stato il primo ad "enunciare" la teoria della metempsicosi, cioè della trasmigrazione dell'anima volta ad espiare la colpa originaria, attraverso la vita contemplativa-pitagorica ( όόόόόόόόόόόόό).
PRINCIPI DI LOGICA
1. A = A (principio di IDENTITÀ)
2. A ≠ NON-A (principio di NON-CONTRADDIZIONE)
3. o A o NON-A (principio del TERZO ESCLUSO)

PARMENIDE
(Elea, VI° - V° secolo a.C.)
Secondo Parmenide, esiste un solo essere: l'ESSERE. Il NON-ESSERE non esiste. Due esseri non potrebbero esistere in quanto sarebbero in contraddizione tra loro perché, se l'ESSERE è uguale solo a sé stesso, e tutto ciò che non è ESSERE è NON-ESSERE, allora il NON-ESSERE non esiste e non possono esistere di conseguenza nemmeno due esseri. Le caratteristiche dell'ESSERE di Parmenide sono:
1. È INGENERATO, in quanto:
1.1 non potrebbe essere generato da un NON-ESSERE, perché il NON-ESSERE non esiste;
1.2 non potrebbe essere generato da un ESSERE, in quanto esiste un SOLO ESSERE.
2. È INCORRUTTIBILE, in quanto l'ESSERE non può mutare, in quanto so trasformerebbe in qualcosa che è un NON-ESSERE, e questo non può accadere.
3. Vive in un ETERNO PRESENTE, in quanto non può avere né un passato (che è già stato, quindi diverso dal presente) né un futuro (che ancora non è stato ma che comunque sarà diverso).
4. È IMMOBILE ed IMMUTABILE, in quanto l'ESSERE, per muoversi, dovrebbe farlo dirigendosi verso un NON-ESSERE, che non esiste.
Tutto ciò fa cadere Parmenide in un'aporia (contraddizione senza via d'uscita), in quanto, sul piano mentale (astratto) ESISTE UN SOLO ESSERE e TUTTO IL RESTO NON È (non esiste), ma sul piano reale (concreto) NON PUÒ ESISTERE UN SOLO ESSERE perché altrimenti L'UOMO E L'UNIVERSO NON ESISTEREBBERO.

ZENONE
(Elea, VI° - V° secolo a.C.)
Discepolo di Parmenide, difese la teoria del maestro, ed in particolare la tesi della non esistenza del moto e della non esistenza della molteplicità, dimostrando, attraverso una tecnica chiamata "dimostrazione per assurdo" (confutazione della confutazione), l'inconsistenza e la contraddittorietà delle posizioni degli avversari.
Contro il movimento:
1. DICOTOMIA: un corpo, prima di raggiungere una meta, dovrebbe percorrere la metà della strada che deve percorrere, e prima ancora, la metà della metà, e quindi, la metà della metà della metà e così all'infinito (la metà della metà della metà della metà… non giunge mai allo zero)
2. ACHILLE: Achille, "il piè veloce", non potrebbe mai raggiungere la tartaruga con la quale sta facendo una gara; infatti, se si ammettesse il contrario, si cadrebbe nelle difficoltà del punto 1.
3. FRECCIA: Una freccia scoccata da un arco, in realtà è ferma perché in ognuno degli istanti in cui è divisibile il suo volo, essa occupa uno stesso spazio; di conseguenza è in riposo; allora, se la freccia è ferma in ognuno degli istanti, la somma di questi istanti in cui è ferma, non può produrre movimento.
Contro la molteplicità:
1. CHICCHI DI GRANO: Molti chicchi, cadendo, fanno rumore; un solo chicco di grano, invece, non produce nessun rumore.
MELISSO
(Samo, VI° - V° secolo a.C.)
Melisso sviluppò e completò il pensiero di Parmenide, sostenendo che l'ESSERE è INFINITO sia spazialmente («Non c'è niente che lo possa delimitare») sia numericamente («È Uno-Tutto»), sia cronologicamente («Sempre era e sempre sarà»). Per questi motivi viene anche definito INCORPOREO, termine inteso nel senso della privazione delle forme e dei limiti che caratterizzano e determinano un corpo e dei suoi connotati.
EMPEDOCLE
(Agrigento, V° secolo a.C.)
Empedocle, al contrario di tutti i filosofi che l'avevano preceduto, ricorre ad una pluralità di princìpi, ciascuno dei quali mantiene le caratteristiche dell'ESSERE eleatico. Secondo lui, il "nascere" e il "perire" non sono altro che il comporsi e il disgregarsi dei quattro elementi originari, che sono radici di tutte le cose. Tali elementi sono l'ARIA, l'ACQUA, la TERRA e il FUOCO, ed ognuno di essi ha le caratteristiche dell'essere eleatico. Questi elementi sono continuamente e ciclicamente mossi da due forze cosmiche: l'AMORE (aggrega) e l'ODIO (disgrega), per cui, quando prevale l'AMORE si ha una perfetta unità (lo SFERO), quando prevale l'ODIO si ha il massimo della disgregazione (il CAOS), mentre quando si è in una fase intermedia tra queste due forze si genera il COSMO, e la vita dell'universo. Inoltre Empedocle ebbe anche degli influssi dalla religione orfica, e ritenne che l'anima umana fosse un demone caduto nel corpo per una colpa originaria da espiare, reincarnandosi in altri corpi fino alla purificazione.

NOME FILOSOFO
(Luogo, Secoli secolo a.C.)
Riassunto…

NOME FILOSOFO
(Luogo, Secoli secolo a.C.)
Riassunto…
NOME FILOSOFO
(Luogo, Secoli secolo a.C.)
Riassunto…
NOME FILOSOFO
(Luogo, Secoli secolo a.C.)
Riassunto…

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