Appunti di filosofia su feuerbach

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

Appunti di filosofia.

Feuerbach

Morto Hegel i suoi discepoli divisero la scuola hegeliana in due parti: la sinistra hegeliana e la destra hegeliana. Della prima facevano parte la componente della scuola più giovane.

Hegel sosteneva che la religione e la filosofia avessero lo stesso contenuto ma la prima era espressa tramite la rappresentazione, la seconda tramite il concetto.

La destra riteneva che, entrambe espressioni di una stessa realtà, coincidessero e perciò optavano per la conservazione della religione.

La sinistra, invece, optava per la distruzione della religione in quanto discutevano sulla diversità di forma.

La vita
Visse a cavallo di tutto l’ottocento, nato in Baviera, visse a Bruckberg, dapprima seguace di Hegel lo abbandonò ben presto e fu cacciato dalla “cattedra” per via delle sue idee sulla religione.
Morì in miseria e solitudine.

Critica alla religione
Feuerbach afferma che non è Dio che ha creato l’uomo, ma l’uomo che ha creato Dio, proiettando nel divino tutte quelle caratteristiche peculiari del genere umano (la bontà, l’amore, la generosità, la ragione, ecc…) adorandolo.
All’uomo è venuto in mente di creare Dio poiché pur sentendosi debole singolarmente, la specie degli uomini lo fa sentire onnipotente; da qui la personificazione di Dio delle qualità della specie. Quindi la religione è la coscienza che l’uomo ha di essere infinito.
Dio nasce anche dalla contrapposizione umana di volere e potere: l’uomo nel desiderare, è libero e onnipotente, ma nel potere è limitato. Il fine della religione era quindi porre fine a questa contrapposizione.

Alienazione
La religione è l’alienazione dell’uomo, il quale proietta in Dio una potenza superiore, alla quale egli si sottomette, ma i realtà questa gli appartiene: più l’uomo pone in Dio, più toglie a se stesso.
L’ateismo dunque è un dovere morale: l’uomo deve far tornare in se i connotati positivi che ha alienato.
Il compito della filosofia non è quello di risolvere l’uomo in Dio (cioè nell’Assoluto, nell’astratto), ma quello di risolvere Dio nell’uomo. Questo denota che nella filosofia di Feuerbach non ci sono solo connotati negativi, ma con la creazione di una nuova filosofia, un nuovo proposito, assume anche connotati positivi.

Critica a Hegel
La dottrina di Hegel è una teologia mascherata razionalizzata, secondo la quale la realtà è l’espressione in termini di ragione della teologia (secondo la quale la natura è stata creata da Dio).
Criticare Hegel significa quindi creare una nuova filosofia incentrata sull’uomo.

Umanismo e filantropismo
Umanismo naturalistico.
La nuova filosofia è umanismo perché fa dell’uomo l’oggetto e lo scopo della speculazione filosofica e naturalistico perché la natura è la realtà primaria da cui tutto dipende (anche l’uomo).
Il nucleo di questa dottrina è riconoscere l’uomo come realtà vivente, fatta di “carne e sangue”, con dei bisogni fisici e con una sensibilità.
La sensibilità ha una valenza pratica anche, perché ci apre al mondo, l’amore è una passione fondamentale che ci fa tutt’uno con la vita.
L’uomo non può stare senza l’altro uomo: le idee scaturiscono dalla comunicazione, per creare un uomo sono necessari due uomini e attraverso la coscienza dell’esistenza dell’altro si ha la certezza dell’esistenza di altre cose oltre a me.
“L’uomo è ciò che mangia”, non è solo un materialismo volgare, ma indica che 1) l’uomo ha una realtà psico-fisica 2)se si vogliono migliorare le condizione di un popolo bisogna migliorare le sue condizioni materiali (la fame e la sete abbattono non solo il fisico, ma anche il morale). Da qui traspare il grande amore di Feuerbach per l’umanità, che sposta l’amore per Dio nell’amore per l’uomo.

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