La cristallizzazione

Materie:Altro
Categoria:Chimica

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Testo

S.I.E.S. A. Spinelli A.S. 2003/2004
Relazione di laboratorio CHIMICA 3
Franchitti Andrea, Martin Giacomo, Watson Edward, Francardo Carlo 31/10/2003

LA CRISTALLIZZAZIONE
Occorrente: del solfato rameico in polvere, dell’acqua di rubinetto, della carta da filtro, un fornello, un beker, uno spago, un cristallo, un contagocce di vetro ed una bacchetta di vetro.
Per prima cosa abbiamo fatto bollire l’acqua sul fornello, poi abbiamo preso 5 grammi di solfato rameico e l’abbiamo messi sul beker. Con molta attenzione, abbiamo messo l’acqua bollente nel beker fino a sciogliere il solfato rameico, agitandolo con la bacchetta di vetro. La soluzione così creatasi era omogenea (vedi relazione di laboratorio n° 2).

Solfato rameico ed acqua
Abbiamo poi filtrato la soluzione attraverso la carta da filtro piegata come un imbuto.
In seguito, abbiamo tolto la carta d filtro ed abbiamo legato il cristallo allo spago legato alla fine alla bacchetta di vetro appoggiata sul beker. Il cristallo però non doveva ne toccare il fondo, né il bordo.
Bacchetta di vetro
Spago
Cristallo
La settimana dopo abbiamo visto che sul filo, intorno al cristallo e sul fondo si erano formati dei cristalli puri di solfato rameico.
Conclusioni:
Alla fine dell’esperienza abbiamo visto che certe sostanze, possono salire su di uno spago per effetto della capillarità, per dopo trasformarsi in cristalli.
Obiettivo:
Purificare una sostanza mediante la cristallizzazione.
Teoria:
La cristallizzazione si usa per separare il soluto da una soluzione attraverso il raffreddamento, con l’aggiunta di un secondo solvente o tramite l’evaporazione del solvente stesso.

Esempio